Il segretario Cgil all’attivo unitario di Napoli con Cisl e Uil: ?Se il governo non rispetter le promesse, a gennaio sar mobilitazione. Bene l’accordo con la Ue, ma si poteva raggiungere prima. Il grande assente nella manovra il lavoro?Se il governo non rispetter le promesse fatte sulla manovra finanziaria, con il nuovo anno i sindacati sono pronti a scendere in piazza. ? questo, in sostanza, il messaggio lanciato dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso durante l’attivo unitario di Cgil, Cisl e Uil che si svolto stamattina (19 dicembre) a Napoli. Altri due attivi, ai quali hanno partecipato i leader di Cisl e Uil, Furlan e Barbagallo, si sono svolti in contemporanea a Roma e Milano.?Noi vogliamo che avvengano le cose che il presidente del Consiglio ci ha promesso, ma diciamo al premier che se questo non succede allora a gennaio saremo noi ad andare nelle piazze a chiedere conto delle cose che devono essere fatte ? ha detto Camusso ?. Non vogliamo andare in piazza a prescindere, ma abbiamo detto con chiarezza che c’ un percorso. Vogliamo scommettere sul fatto che le risposte ci siano, ma vogliamo consolidare il rapporto con le persone e sappiamo che per i pensionati, per i lavoratori il tempo non una variabile indifferente, non si pu dire che un mese o un anno sia la stessa cosa. Per questo dobbiamo prepararci?.Camusso ha poi annunciato che ?nelle prossime ore misureremo cosa concretamente cambiato nella manovra e quali risposte ci sono. Per noi il mese di gennaio sar il mese delle risposte o della mobilitazione?. ?Siamo al 19 dicembre ? ha continuato ? e forse solo oggi pomeriggio scopriremo qual la manovra?, per ?chiaro che un’altra rispetto alla discussione che abbiamo fatto finora?. E ancora: ?Abbiamo sospetti, che son quelli che ci derivano dal Def e da tutti gli annunci che man mano si sono determinati?, ma ?non sappiamo di quale manovra si stia parlando?.Il problema, per, non la presenza o meno di ?quota 100? o del reddito di cittadinanza. Per i sindacati la questione irrisolta, la pi importante, resta il lavoro: ?Il nostro problema principale si chiama giovani, tra disoccupazione, precariet e migrazione. Quindi il tema fondamentale il lavoro?. ?Che poi ci sia bisogno di una riforma delle pensioni ? ha aggiunto ? non c’ dubbio. Quota 100 una parzialit rispetto ai temi della riforma delle pensioni, cos come indubbiamente c’ un tema di contrasto alla povert e di inclusione. Ma l’idea che sia solo quello il versante su cui lo si affronta, senza affrontare il tema del lavoro, non ha prospettive?.La soluzione del braccio di ferro con l’Ue una buona notizia per il segretario Cgil (?Abbiamo appreso positivamente che pare che ci sia un’intesa con l’Europa?), ma anche in questo caso le notizie sono poche e confuse: ?Vorremmo capire concretamente qual l’intesa e quali sono i provvedimenti?. Aver evitato la procedura di infrazione, in ogni caso, ? un risultato per il Paese, visto che si sarebbe scaricata in difficolt per i cittadini. Ma mi pare ? ha aggiunto ? che ci sia una domanda evidente: c’era bisogno di arrivare in queste condizioni e con queste modalit ? Per ottenere quel risultato forse si potevano risparmiare questi mesi di difficolt per il Paese e di intervento della speculazione?. ?La prospettiva e i legami con l’Europa sono una cosa importante ? ha aggiunto Camusso ?, noi abbiamo sempre detto che i trattati, cos come sono, non sono utili allo sviluppo e alle risposte in particolare sul lavoro, ma che per cambiarli bisogna costruire alleanze e risposte positive?. da rassegna.it
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