CAMP DARBY: PRIMI LICENZIAMENTI, LAVORATORI IN SCIOPERO PROVVEDIMENTI PER 21, E 32 RICHIESTE TRASFERIMENTO A VICENZA

tto ore di sciopero immediate dei dipendenti italiani della base americana di Camp Darby, a Pisa, oggi subito dopo che l’ufficio personale ha consegnato le prime lettere di licenziamento agli impiegati. Lo rende noto in un comunicato, il segretario provinciale della Fisascat Cisl, Vittorio Salsedo. I lavoratori hanno anche rallentato il traffico a intermittenza lungo le strade intorno alla base militare. I primi licenziamenti hanno colpito il settore della logistica e, immediatamente, spiega Salsedo, tutti i colleghi di reparto (160 tra elettricisti, falegnami, muratori, ingegneri) sono usciti dalla base e si sono ritrovati fuori dai cancelli, restandovi fino alle 17. Nell’arco della giornata Š stata fatta chiarezza anche sul numero dei provvedimenti emessi: i licenziamenti diretti sono 21, mentre ad altri 32 lavoratori il governo statunitense ha proposto il trasferimento alla base Dal Molin di Vicenza senza offrire per• alcun incentivo. Meraviglia – prosegue Salsedo – come il comando Usa, di fatto ospite del nostro territorio, si sia mostrato sordo alle istanze dei sindacati e delle istituzioni italiane, nonostante le rassicurazioni offerte nelle scorse settimane dall’amabasciata Usa in Italia. Infine, conclude Salsedo, ora Š il momento di capire se in America contano di pi— le scelte del regime militare o le promesse dell’ambasciatore. I lavoratori preannunciano manifestazioni anche per domani all’esterno della base.(ANSA).CAMP DARBY: PROVINCIA PISA, ORA INTERVENGA GOVERNOUn fax urgente all’ambasciatore americano in Italia, la richiesta di convocazione di un tavolo regionale da parte dell’assessore alle attivit… produttive Gianfranco Simoncini e l’invito al Governo a intervenire nella vicenda dei licenziamenti di personale italiano alla base di Camp Darby. E’ la risposta del presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni, alla decisione del comando militare di procedere con il piano di licenziamenti. L’appello all’ambasciatore americano a Roma si fa pressante affinch‚ ponga fine a questo atteggiamento di chiusura del comando militare della base – afferma Pieroni – ma Š necessario in questa fase che anche il Governo italiano faccia la sua parte poich‚ non possiamo pi— accettare come istituzioni che non si voglia da parte americana aprire un tavolo di trattativa con i sindacati e gli enti locali. Anche il Pd di Pisa chiede l’immediata apertura di un tavolo di confronto e avverte: Ci aspettiamo che le autorit… americane, anche ricordando le recenti assicurazioni dell’ambasciatore, ascoltino le ragioni di una protesta che Š sacrosanta e condivisibile.(ANSA).

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