Altre 4 ore di sciopero e volantinaggio fuori dai cancelli stamani per i lavoratori della base americana di Camp Darby, che hanno incassato anche la solidariet di Ronald Carpenter, sindacalista Cisl vicentino, giunto direttamente dalla base Dal Molin dove dovrebbero essere trasferiti alcuni dipendenti italiani di Camp Darby per evitare il licenziamento. Del resto, la lettera recapitata loro dal Dipartimento della difesa Usa non lascia spazio a dubbi: A seguito – si legge nella missiva – del processo di ristrutturazione in atto nell’ambito del Department of the Army, la sua posizione lavorativa stata abolita. Sono state prese in considerazione varie possibilit di trasferimento ad altre posizioni in linea con le sue qualifiche. Al fine di non interrompere il rapporto di lavoro e mantenerla nei ruoli, le offriamo, in alternativa al licenziamento la posizione di pari grado e status a Vicenza. Se accetta la posizione che le viene offerta, il trasferimento – prosegue le lettera – avr effetto dal primo ottobre 2012. Se rifiuta, saremo costretti, nostro malgrado a risolvere il suo rapporto di lavoro. Conseguentemente la presente vale anche quale preavviso di licenziamento che decorrer dal momento della sua ricezione. Il suo ultimo giorno lavorativo sar il 30 settembre. La vicenda, annuncia la Cisl, gi stata presa in carico dai legali del sindacato e ora si sposta in Tribunale. (ANSA).LAVORO: MARINI, PORTEREMO VERTENZA CAMP DARBY ALLA CAMERALa vertenza dei lavoratori della base di Camp Darby (Pisa), a causa del trasferimento a della struttura militare a Vicenza, sar portata all’attenzione della commissione lavoro della Camera. E’ quanto annunciato, informa una nota, dal presidente della commissione emergenza occupazionale del Consiglio regionale toscano Paolo Marini (Fds-Verdi) in occasione di un incontro con i delegati sindacali dei lavoratori della base. Il 6 giugno – ha spiegato Marini – la nostra commissione incontrer la commissione lavoro della Camera per affrontare i nodi delle vertenze sovra regionali toscane, quali sono la Lucchini, la Breda e Nuovi Cantieri Apuania. Porremo anche la questione della base militare di Camp Darby, perch il referente il Governo americano e serve che, a fianco delle istituzioni locali e regionali, sia il Governo italiano a esercitare tutte le iniziative necessarie per la salvaguardia dei posti di lavoro a rischio. I delegati sindacali, prosegue la nota, hanno ricordato che gli esuberi annunciati sono 52. Per 15 lavoratori l’amministrazione americana ha annunciato il licenziamento, mentre per gli altri 37, concedendo per soltanto un giorno di tempo per una risposta, stato proposto il trasferimento alla base militare Usa di Vicenza. I delegati hanno ricordato di aver incontrato i sindaci e i presidenti delle province di Pisa e Livorno e l’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, che a loro volta hanno scritto all’ambasciatore americano affinch si potesse aprire un tavolo di trattativa. Al momento, per, si legge ancora, non ci sono state risposte. Simoncini, hanno ricordato i delegati sindacali, aveva anche avanzato la disponibilit della Regione a finanziare la cassa integrazione fino a tutto il 2013, ma da parte americana la risposta stata negativa. All’incontro erano presenti anche i commissari Marina Staccioli (Gruppo misto) e Ivan Ferrucci e Marco Spinelli, entrambi del Pd. (ANSA).
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