C? UN CONTINENTE CHE CERCA LAVORO. 27 MILIONI DI DISOCCUPATI IN EUROPA

C?? un continente che cerca lavoroQuesto continente ? l?Europa che ha raggiunto l?insostenibile record di 27.000.000 di disoccupati.L?Italia non solo non ? estranea al record ma ? tra i paesi che pi? di altri lo determinano.I vecchi problemi di competitivit? e di squilibrio sociale se con la crisi sono cresciuti, con l?austerit? sono letteralmente esplosi.Uscire da questa trappola ? il tema, soprattutto se si vuol dare una risposta occupazionale ai nostri giovani.Non vi ? dubbio che solo una robusta ripresa degli investimenti pu? aprire una prospettiva di questo genere. Capire quali politiche possono favorire questo processo, dove prendere le risorse necessarie per farlo, ? il tema centrale di ogni seria agenda economica e sociale .E? questo il tema del convegno che abbiamo organizzato il 14 giugno nei locali del Nuovo Pignone. Abbiamo voluto confrontare le politiche di sostegno agli investimenti, in particolare le politiche pubbliche, di quattro importanti Paesi come la Francia, la Germania, gli Stati Uniti e l?Italia attraverso qualificati esperti provenienti da ciascuno di quei paesi e abbiamo affidato ad una tavola rotonda fra esponenti politici ed istituzionali dei due continenti con la nostra Segretaria Generale: Susanna Camusso, il compito di valutarne i risultati e le prospettive.Un?occasione unica nel suo genere per qualit? e autorevolezza dei diversi punti di vista.Questo appuntamento rappresenta una tappa, non la prima e neppure l?ultima, del laborioso percorso che ci aiuter? come CGIL a definire in novembre, insieme agli atri sindacati europei, un programma ed una piattaforma per rilanciare l?Europa sociale e inclusiva, stilando quelle che abbiamo chiamato ?la carta di Firenze?. Sar? quindi quella del 14 giugno un? occasione importante e utile. Lo sar? anche per coloro che discutendo delle recenti dichiarazioni del Presidente della Regione Toscana sul rapporto tra rendita e investimenti produttivi nella economia toscana si sono soffermati pi? sulla forma che sulla sostanza di fondo di quelle affermazioni.Quella sostanza impone a tutti di chiedersi in primo luogo come si possono rilanciare gli investimenti competitivi anche nella nostra regione . E poi finalmente agire, perch? la crisi non aspetta, avanza mangiandosi presente e futuro della parte migliore di questo Paese: quella che scommette con coraggio e determinazione ogni giorno sul fare e sul saper fare.

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