Bruno Pacini, ‘Elezioni Rsu Pubblico Impiego importante fatto democratico’

Le elezioni delle RSU nel pubblico impiego nel 2022 sono e restano un importante fatto democratico, un esercizio di partecipazione al quale i lavoratori non devono rinunciare.
L’irrompere della pandemia ci ha imposto di rinunciare a spazi di libertà individuali e collettivi, quasi abituandoci a piegare le nostre vite ad una necessità indotta dall’emergenza sanitaria: la paura ha agito sull’istinto di conservazione di ognuno di noi.
Dapprima lo abbiamo fatto per i nostri anziani e poi per tutti noi, e senz’altro abbiamo fatto bene: il valore della vita sta al primo posto, sempre.
Adesso però è importante non prolungare questa rinuncia: è arrivato il tempo di recuperare spazi di libertà e di rivendicare la cittadinanza dei bisogni e dei diritti individuali e collettivi.
L’irrompere di una nuova guerra, così vicina alla realtà europea, ci tocca emotivamente, ma non deve limitarsi a questo: la visione di un conflitto , nella sua drammaticità, ci spinge a ribadire l’impegno democratico, di scambio e confronto, di partecipazione e presa di coscienza.
Scegliere chi ci rappresenta nelle trattative sindacali e nei luoghi di lavoro testimonia la voglia e la volontà di avere diritto a spazi e voce nel proprio ambiente di lavoro e quindi nella propria vita. Farlo in equilibrio con chi lavora accanto a noi ed essere sicuri che nulla ci viene tolto o negato ingiustamente, vuol dire convivere in democrazia, trasformare le possibilità che ci dà un contratto di lavoro in diritti tangibili, salario, orario, salute e sicurezza.
In più, un lavoratore dei servizi pubblici, partecipando attivamente al miglioramento delle proprie condizioni di lavoro, garantisce anche la qualità del servizio reso ai suoi concittadini, qualità ed essenzialità che proprio la pandemia ha finalmente portato alla luce.
Andranno al voto in Toscana nelle tre articolazioni di settore, la Sanità Pubblica, gli Enti Locali e le funzioni centrali, quasi 94 mila lavoratrici e lavoratori, rispettivamente circa 53 mila, 28 mila, 12 mila; la Funzione Pubblica CGIL è presente sulle 562 sedi elettorali con 2180 tra candidate e candidati.
L’ambizione della FP CGIL in Toscana è di incrementare la rappresentanza, riuscire a migliorare le condizioni lavorative e allo stesso tempo riportare sempre più il servizio pubblico al centro della vita delle persone, come nucleo fondamentale dei diritti di cittadinanza, spazio democratico e di uguaglianza, progressista e pacifico, in una società composta da donne e uomini che scelgono liberamente chi meglio rappresenta tutti i bisogni, individuali e collettivi.

* Bruno Pacini è segretario generale Fp Cgil Toscana

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