Bankitalia: Toscana -12% attività economica in 1/o sem. 2020

Per il primo semestre del 2020, l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter), sviluppato dalla Banca d’Italia, segnala una flessione di quasi il 12% in Toscana, in linea con quanto stimato per l’intero Paese. E’ quanto emerge dall’aggiornamento congiunturale del rapporto sull’economia regionale realizzato da Bankitalia, e presentato oggi in videoconferenza dalla sede di Firenze. Nell’industria, il sondaggio della Banca d’Italia su un campione di imprese con almeno 20 addetti, ha evidenziato una riduzione diffusa del fatturato, più intensa per la moda e per le imprese di minori dimensioni. Nel terziario, i due terzi delle imprese hanno segnalato un calo del fatturato nei primi 9 mesi 2020, a fronte di un quinto che ha stimato un aumento. Nell’edilizia si segnala per i mesi estivi un moderato recupero dell’attività rispetto al periodo di fermo produttivo. Nel comparto residenziale le compravendite, in aumento dal 2014, sono calate di un quinto. Le prospettive, secondo Bankitalia, “restano condizionate dall’incertezza circa l’evoluzione della pandemia – si legge nel rapporto – la cui diffusione è tornata ad accelerare dall’autunno. Le aspettative a breve termine formulate dalle imprese sulle vendite appaiono in ulteriore peggioramento”. (ANSA).

OCSE: REDDITO FAMIGLIE ITALIA -7,2%, PEGGIOR CALO IN G7  DATI 2° TRIMESTRE, SOSTEGNO GOVERNI HA RIDOTTO IMPATTO COVID
Il reddito reale delle famiglie è continuato a calare nel secondo trimestre 2020 in Germania (-1,2%), Francia (-2,3%), Regno Unito (-3,4%) e Italia (-7,2%), dopo cali più moderati (di
-1% o meno) nel trimestre precedente: è quanto afferma l’Ocse, secondo cui la performance italiana è la peggiore del G7. Per l’Ocse, a livello internazionale le misure di sostegno
governative hanno comunque ‘continuato a proteggere i redditi delle famiglie dall’impatto economico del Covid-19 nel secondo trimestre 2020’.
—.
UE-19:PRODUZIONE INDUSTRIALE TORNA IN CALO, ITALIA ULTIMA  A SETTEMBRE -5,6%, E’ IL DATO PEGGIORE D’EUROPA
La produzione industriale torna a calare: a settembre è scesa di 0,4% nella zona euro ed è rimasta invariata nella Ue-27 rispetto al mese precedente. Ad agosto invece era salita rispettivamente di 0,6% e 0,9%. Eurostat segnala anche che in Italia si registra il calo maggiore d’Europa: -5,6%. Seguono Irlanda (-4,7%) e Portogallo (-3,8%). Gli aumenti maggiori invece ci sono stati in Repubblica Ceca (+4,1%), Slovacchia (+3,4%) e Polonia (+3,1%). Su base annuale, cioè rispetto a settembre 2019, la produzione industriale è calata del 6,8% nella zona euro e del 5,8% nella Ue-27.
—.

Pulsante per tornare all'inizio