Bandiera fascista appesa alla Cgil di Camucia (Ar): “Roba da Ventennio, non ci intimidiranno”

Bandiera con un’aquila su un fascio littorio appesa davanti alla sede Cgil di Camucia (Arezzo), Dalida Angelini (segretaria generale di Cgil Toscana): “Fatto gravissimo, roba da anni ’20 del Novecento, ma non ci intimidiranno. Le forze democratiche reagiscano, i nostri iscritti sapranno difendere i valori antifascisti al voto alle politiche”

Una bandiera con un’aquila su un fascio littorio è stata appesa davanti alla sede Cgil di Camucia (Arezzo), la dichiarazione di Dalida Angelini (segretaria generale di Cgil Toscana):
“Quello che è successo a Camucia è gravissimo, esprimiamo solidarietà ai compagni e alle compagne della sede. L’ennesima intimidazione fascista che come Cgil riceviamo, con un salto di qualità, ora si appendono bandiere con aquile su fasci littori, roba da anni ’20 del Novecento. Stavolta spicca anche la tempistica: alla vigilia delle elezioni politiche e a quasi un anno dall’assalto squadrista alla sede della Cgil nazionale a Roma.
Il fascismo, purtroppo, c’è. Magari anche in forme diverse rispetto al Ventennio, ma c’è. Ci sono anche simboli che ancora evocano quella disastrosa e tragica esperienza. Noi lo abbiamo sempre denunciato, anche se non manca chi continua a minimizzare e mi domando cos’altro gli serva per capirlo. Di sicuro continueremo a chiedere la messa al bando delle organizzazioni neofasciste e non ci faremo intimidire da nulla. Saremo a fianco della Cgil di Arezzo in qualsiasi iniziativa che vorrà portare avanti in reazione a questa squallida provocazione, e siamo convinti – a maggior ragione dopo questo episodio – che i nostri iscritti e le nostre iscritte sapranno difendere i valori dell’antifascismo, per noi fondamentali, anche nel voto alle elezioni politiche. Invitiamo infine tutte le forze politiche democratiche a reagire, a indignarsi per questo increscioso episodio di Camucia e a condannarlo fermamente. Le aspettiamo l’8 ottobre a Roma, a un anno dalla devastazione della nostra sede nazionale, dove manifesteremo per dire no a ogni fascismo e per portare in piazza le ragioni del lavoro”.

Dichiarazione del Segretario generale Cgil Arezzo Alessandro Tracchi

Una bandiera con l’aquila e il fascio littorio. Appesa con 4 pezzi di nastro adesivo all’ingresso della nostra sede di Camucia. Qualcuno dirà: è una ragazzata. Qualcuno dirà: è un episodio isolato. Noi diciamo che la maturazione antifascista del nostro paese non è compiuta. Chi fino all’ottobre dello scorso anno non condivideva questa valutazione, ha dovuto assistere all’assalto fascista della nostra sede nazionale a Roma e alla devastazione del piano terra. L’8 ottobre la Cgil e si sindacati europei saranno in piazza a Roma non solo – come ha sottolineato Landini – per dire mai più fascismi ma per rappresentare un’idea di Paese e per richiamare la necessità di mettere al centro i temi del lavoro e della solidarietà.
La Cgil di Arezzo denuncerà alla magistratura quanto accaduto stanotte a Camucia ma intanto vogliamo riaffermare che non ci lasciamo intimidire e che la Cgil non ha collocato l’antfascismo sullo scaffale della storia. E’ un valore che fa parte della sua identità e, ovviamente, non facciamo finta di non vedere che questo atto si è verificato all’antivigilia del voto del 25 settembre. Non spetta a noi dire quale fosse l’intenzione di chi ha imbrattato la sede della Cgil con il simbolo del fascio littorio. Possiamo solo dire che questo gesto rafforzerà lo spirito antifascista di tutti gli iscritti al nostro sindacato che domenica andranno al voto. Il vento che gonfia le nostre vele soffierà più forte.

Le parole della vicesegretaria generale di Cgil nazionale Gianna Fracassi

Oggi come ieri vi diciamo con la forza della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, che non ci avete fatto paura un anno fa e non ci fate paura oggi e non farete paura domani.

Intimidazione a Cgil Camucia (Ar), solidarietà e condanna della Regione Toscana

Il presidente della Regione e l’assessora alla cultura della Memoria esprimono solidarietà alla Cgil e a tutto il movimento sindacale della Toscana e condannano con fermezza il vile e minaccioso episodio accaduto a Camucia (Ar), dove questa mattina è stata rinvenuta affissa all’ingresso di una sede della Cgil una bandiera raffigurante un chiaro riferimento al fascismo. Presidente e assessora sottolineano che chi offende e attacca le organizzazioni sindacali, come purtroppo già avvenuto quasi un anno fa con l’assalto alla sede nazionale dello stesso sindacato, offende e attacca le libertà fondamentali e la Costituzione, nata dalla Resistenza e dall’antifascismo.
Entrambi aggiungono che il gesto è ancora più intimidatorio perché avviene alla vigilia del voto per le elezioni politiche, massima espressione di democrazia e di conquiste dopo la dittatura feroce del ventennio. Inoltre, ricordano la scelta di inserire nello Statuto regionale un preciso richiamo alle radici antifasciste della Toscana, che impegna a continuare a sostenere ed implementare tutte le azioni per difendere, valorizzare e promuovere la cultura della Memoria e per affermare una società diversa, che non dimentica e che costruisce più liberta, più inclusione, più democrazia.
Concludendo il proprio messaggio di solidarietà e condanna, presidente e assessora chiedono alle autorità competenti di fare chiarezza al più presto e ribadiscono che in Toscana non c’è spazio per rigurgiti nazifascisti.

Il 27 settembre manifestazione antifascista a Camucia

In piazza per ribadire il no al fascismo. La Cgil ha organizzato un incontro nell’area antistante la sua sede di Camucia con le delegate e i delegati della zona della Valdichiana ma l’incontro sarà ovviamente aperto a tutti. Tra gli altri ha annunciato la sua partecipazione anche Rosy Bondi. Appuntamento martedì 27 settembre alle ore 16.
“In queste ore – ricorda Francesca Spadoni, responsabile dizona Cgil – abbiamo ricevuto non solo attestati di solidarietà ma la sededeturpata dalla bandiera fascista è stata meta costante di cittadini,associazioni e partiti democratici. Segni di solidarietà che testimonianol’anima antifascista di questa vallata”.
“Non intendiamo considerare quanto avvenuto nella notte tragiovedì e venerdì un piccolo fatto da archiviare rapidamente – commenta ilSegretario provinciale Cgil, Alessandro Tracchi. Il fascismo è storia ma anchecronaca di ogni giorno. L’8 ottobre saremo a Roma, con la Cgil nazionale e isindacati europei, per ricordare l’aggressione e la devastazione della sedenazionale lo scorso anno. L’antifascismo non è, per la Cgil, un valoreaccessorio ma rappresenta un elemento identitario che vogliamo ribadire perconfermare i valori della libertà e della democrazia che sostengono i dirittidei lavoratori”.

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