Arresti appalti:3 imprenditori ‘a disposizione’clan Casalesi ‘Permesso famiglia Zagaria avere appalti Asl Torre Annunziata’

Potevano considerarsi ‘a disposizione del clan’ dei Casalesi ‘fazione Michele Zagaria’ tre degli imprenditori edili, residenti a Lucca e Caserta, coinvolti nell’inchiesta della guardia di finanza di Lucca e della Dda di Firenze che ha portato oggi a 5 arresti. Avrebbero anche consentito al clan, tramite un imprenditore campano considerato ‘a libro paga’ della famiglia Zagaria, di aggiudicarsi diversi appalti della Asl 3 di Torre Annunziata (Napoli). A spiegarlo, in una nota, la guardia di finanza di Lucca con riferimento alla contestazione, ad alcuni degli arrestati, dell’aggravante di aver agevolato la cosca. Le fiamme gialle, rilevano come la stessa cosca sia notoriamente radicata nel Casertano (Casapesenna, San Cipriano D’Aversa, Trentola Ducenta, San Marcellino) e con ramificazioni in Toscana, nel Lazio e in Emilia Romagna, da sempre caratterizzata per il suo particolare attivismo nel mondo imprenditoriale e nel settore degli appalti pubblici. Le indagini, si spiega ancora, sono state condotte sotto l’egida della procura nazionale antimafia e in stretto collegamento investigativo con la Dda di Napoli e la procura di Napoli Nord che, nell’ambito di un distinto contesto di indagini, sta oggi procedendo, con la guardia di finanza di Aversa, all’esecuzione di 34 misure cautelari personali. (ANSA).Arresti appalti:coinvolto dirigente Asl, indagini 50 commesseC’Š anche un dirigente della Asl 3 di Napoli Sud, oltre a 4 imprenditori edili di Lucca e Caserta tra le persone coinvolte nell’inchiesta di guardia di finanza e Dda di Firenze che ha portato a 5 misure di custodia cautelare per lavori pubblici per milioni di euro mai eseguiti. E’ quanto spiegano le fiamme gialle in una nota. Per la Gdf, grazie ad accordi di cartello il sodalizio, basato in provincia di Lucca, si sarebbe aggiudicato oltre 50 commesse della Asl 3 di Napoli sud, per lavori di somma urgenza e cottimi fiduciari. Lavori che, pur risultando falsamente attestati come avvenuti, di fatto in gran parte non venivano eseguiti. A tale scopo – si spiega – il sodalizio stabiliva consolidati rapporti corruttivi col funzionario della Asl, il quale non solo aggiudicava l’appalto in violazione delle norme di trasparenza, correttezza e imparzialit…, ma consentiva al gruppo di conseguirne il pagamento pur in assenza di qualsivoglia esecuzione dei lavori. In questo modo lo stesso sodalizio negli ultimi anni sarebbe riuscito a incamerare illecitamente e a costo zero appalti per oltre 6 milioni di euro che venivano riciclati nello svolgimento delle attivit… immobiliari dello stesso gruppo. (ANSA).Arresti appalti:Pennisi (Dna), indagini su triangolo maledetto. ‘Da manuale: corruzione, criminalit… organizzata, riciclaggio’L’inchiesta che ha portato a cinque misure di custodia cautelare per lavori pubblici per milioni di euro mai eseguiti Š da manuale, perch‚ sono presenti contemporaneamente criminalit… organizzata, corruzione e riciclaggio, che sono le componenti indispensabili del cosiddetto triangolo maledetto. Lo ha detto il sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia Roberto Pennisi, oggi a Firenze nel corso della conferenza nel quale sono stati illustrati i risultati dell’operazione. L’indagine – ha aggiunto il magistrato della Dna Cesare Sirignano – conferma che non ci sono regioni in Italia che non siano colpite in qualche modo da attivit… gestite da organizzazioni mafiose, in tutti i territori ci sono cellule che operano e inquinano il tessuto sociale. (ANSA).Mafie: Sirignano (DNA), sistema ‘casalese’ vivo e vegeto Corruzione strumento di affermazione criminalit… organizzataIl sistema ‘casalese’ Š tutt’altro che defunto: anzi, Š vivo e vegeto e gira intorno a imprese del centro nord, intestate a parenti lontani e incensurati dei vertici del clan, nelle quali confluiscono appalti attraverso la corruzione di funzionari pubblici. Lo ha detto il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Cesare Sirignano, commentando, nel corso di incontro con i giornalisti a Firenze, l’operazione della Guardia di Finanza che oggi ha consentito di sgominare un’organizzazione contigua alla mafia casalese con base a Lucca. Si conferma il triangolo riciclaggio-corruzione-mafia, ha detto ancora Sirignano. Il risultato ottenuto oggi – Š stato sottolineato – conferma che magistratura e forze dell’ordine sono sulla strada giusta nella lotta alla cosiddetta ‘mafia-impresa’, che si infiltra e inquina il tessuto economico e sociale delle aree interne investendo il denaro frutto di attivit… illecite che hanno martoriato i territori d’origine. Che la corruzione fosse il vero metodo con il quale si afferma il predominio mafioso lo aveva gi… estrinsecato l’ex boss del clan dei Casalesi e collaboratore di giustizia Antonio Iovine, con il contributo dato nelle indagini su CPL Concordia e per l’operazione Medea. Nel corso della conferenza stampa il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo ha ringraziato Sirignano per il lavoro svolto e annunciato che a breve il sostituto procuratore della DNA lascer… il collegamento investigativo con Firenze per assumere quello con Napoli dove fornir… il proprio contributo nella lotta alla criminalit… organizzata. (ANSA).Appalti pubblici milioni euro non eseguiti, 5 arresti. Soldi riciclati da organizzazione a Lucca legata a CasalesiLavori pubblici per milioni di euro mai eseguiti, con i soldi degli appalti che venivano riciclati in aziende toscane e campane. ? l’accusa nei confronti di un’organizzazione contigua al clan dei Casalesi con base a Lucca sgominata dalla Guardia di Finanza, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Firenze nei confronti di cinque soggetti.Contestualmente agli arresti, gli uomini delle Fiamme Gialle stanno effettuando una cinquantina di perquisizioni e sequestri di beni tra la Toscana e la Campania nei confronti di imprenditori contigui a clan camorristici, aziende, prestanomi e anche un funzionario pubblico. L’inchiesta toscana, coordinata dalla procura nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Š strettamente collegata ad un’indagine della Dda di Napoli. (ANSA)Mala Brenta: confiscati beni riconducibili a Felice Maniero. Tre immobili in Toscana per valore di 17 milioni Gli uomini del Nucleo di Polizia valutaria della Guardia di Finanza stanno eseguendo un decreto di confisca di beni emesso dal tribunale di Venezia che riguarda tre immobili riconducibili all’ex boss della Mala del Brenta Felice Maniero. Gli immobili, per un valore complessivo di 17 milioni, si trovano in Toscana, nelle province di Lucca, Pisa e Firenze, e furono gi… sequestrati agli inizi del 2017. In quell’occasione furono emesse due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di un prestanome e di un promotore finanziario. (ANSA).

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