La data quella del 6 settembre. Sciopero generale e quindi blocco delle attivit private e pubbliche per l?intera giornata con astensione di 8 ore per ogni turno. La Cgil di Arezzo sta lavorando alla preparazione di questo appuntamento. Gioved prossimo, 1 settembre, assemblea dei quadri e dei delegati nella sala della Borsa Merci di piazza Risorgimento. ?Sar l?ultima di una lunga serie di iniziative sul territorio ? annuncia il Segretario provinciale Giorgio Cartocci. L?obiettivo della mobilitazione, oltre 100 manifestazioni in tutto il paese, quello di ottenere un cambiamento radicale della manovra economica che il Governo ha portato all?esame del Parlamento. Una manovra che non permetter al Paese di raggiungere gli annunciati obiettivi di pareggio di bilancio perch profondamente depressiva. Siamo consapevoli che stiamo chiedendo un sacrificio straordinario ai lavoratori, ma l?unico modo per evitare una condizione ancora pi difficile in futuro?.La Cgil, come recita il tema della manifestazione, convinta che un?altra manovra sia possibile. ?Il Governo ? prosegue Cartocci – ha varato un provvedimento che aumenta le tasse, soprattutto sui redditi da lavoro dipendenti e da pensione, sui redditi medio bassi e sui contribuenti onesti. Anche l?esito del vertice di ieri ha finito per confermare la valutazione che pi lavorano su questa base sbagliata e peggio sar . Nella nostra ?contromanovra? rivendichiamo un’imposta ordinaria sulle grandi ricchezze, con un’aliquota progressiva solo sulla quota che eccede gli 800mila euro; un’imposta straordinaria sui grandi immobili, il cui valore netto superi la soglia degli 800mila euro; un ‘contributo di solidariet ’ su tutti i redditi; l’aumento della tassa di successione per incentivare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. E per contrastare il carattere depressivo del decreto proponiamo un fondo per la crescita e l’innovazione da destinare ad un piano energentico nazionale, a politiche di green economy, alla ricerca e allo sviluppo e ad una seria politica industriale per il Mezzogiorno. Occorre un taglio lineare ed immediato di tutti i vitalizi di politici e amministratori pubblici e non la demagogia di questa manovra che dice di tagliare i costi della politica, ma in realt opera tagli solo agli enti locali riducendo gli spazi di democrazia?.Minacciata dalla manovra anche la ?natura e l’identit del nostro Paese? che senza dirlo introduce la norma di licenziamento senza giusta causa, interferendo nella libert di contrattazione dei sindacati e tenta di cancellare le festivit del 25 aprile, del 1 maggio e del 2 giugno. Si vuol cambiare la sua storia e le sue gloriose radici che risiedono nella Liberazione e nella Costituzione della Repubblica?.L?assembla del 1 settembre alla Borsa Merci sar aperta, alle ore 9, da una relazione di Giorgio Cartocci. Le conclusioni, in tarda mattina, saranno tratte da Daniele Quiriconi della Segreteria regionale della Cgil.
19 2 minuti di lettura