Appalti: Cantone, campagna elettorale per far fallire codice.A volte amministrazioni lo boicottano

Si sta cominciando, lo voglio dire con chiarezza, la campagna elettorale sul codice degli appalti: anche con qualche slogan che, devo dire, lascia a dir poco perplessi. Lo ha detto Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, in un convegno a Firenze. Chi sta puntando nella logica sfascista a far fallire questo codice – ha aggiunto – non fa altro che alimentare la solita istanza populista di un sistema che non funziona, per riprendere riforme che, abbiamo visto, da sole non sono in grado assolutamente di cambiare il paese.Io non credo – ha proseguito il presidente dell’Anac – che se fallisce questo codice si possa dire che Š fallito il Governo, o Š fallita l’Anac: credo che sia fallita una grande occasione per il paese, una grande occasione di modernizzazione di cui tutti noi pagheremo le conseguenze. Per il magistrato quando sento qualcuno che comincia dicendo ‘sospendiamo il codice degli appalti’, vorrei capire, sospendiamo il codice degli appalti per fare cosa? Forse sospendiamo il codice degli appalti per ripristinare alcune vecchie abitudini come la legge obiettivo o situazioni di questo tipo, o per provare a mettere in campo l’ennesima operazione di deroghe generalizzate che si presentavano col vecchio codice e che purtroppo stanno ripresentandosi giorno per giorno?. Cantone, parlando a margine coi cronisti, ha sottolineato che l’eccesso di burocrazia Š ingiustificato. Credo che come al solito ci sia un problema di un giusto mezzo, perch‚ anche la mancanza assoluta di regole causa la corruzione. L’abbiamo visto con la legge obiettivo, che avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi e non ha risolto proprio nulla.(ANSA).Appalti: Cantone, a volte amministrazioni boicottano codiceC’Š bisogno che le amministrazioni facciano la loro parte, perch‚ l’impressione in troppi casi Š che le amministrazioni non abbiano la volont… di applicarlo, ma anche un po’ di boicottarlo. Lo ha detto Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, parlando coi giornalisti a margine di un convegno sul codice degli appalti a Firenze. Il tema vero – ha aggiunto – Š che quando questo codice sar… arrivato al momento dell’applicazione sar… molto meno burocratico: ci saranno meno stazioni appaltanti, le imprese avranno meccanismi di qualificazione diversa, avremo gli albi degli ‘in house’, avremo i commissari di gara estratti a sorte. Oggi stiamo discutendo di un meccanismo che Š molto poco chiaro. Credo che il codice nella sua struttura complessiva sia molto meno burocratico. (ANSA).

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