Le vittime dell’amianto in Italia sono in aumento e raggiungeranno il picco nel 2025, in assenza di interventi. Lo hanno affermato le associazioni delle vittime durante una manifestazione davanti alla sede della Camera. Attualmente in Italia ci sono 3-4 mila morti l’anno a causa dell’amianto – ha spiegato Ezio Bonanni, l’avvocato che rappresenta le associazioni -, che nel 2025 arriveranno a 5.500 l’anno, e circa 10.000 persone aspettano i risarcimenti dallo Stato. L’iniziativa, a cui partecipano alcune centinaia di persone fra cui alcuni sindaci e rappresentanti di Enti locali, stata organizzata per protestare contro la mancanza dei decreti attuativi della legge sul fondo per le vittime dell’amianto, approvata nel 2007. La legge gi stata emanata due anni fa – continua Bonanni -; c’ stato anche il finanziamento ma ancora i decreti non vengono emanati. Le associazioni stanno valutando un’azione legale contro il ministro del Lavoro. In Italia si stima in 32 milioni di tonnellate la presenza di amianto sul territorio:E’ una quantit enorme – dice Domenico Scilipoti, deputato dell’Idv e promotore di una proposta di legge sull’argomento -; se non si interviene non solo con gli indennizzi per le vittime, ma per eliminare l’amianto ancora in circolazione, le vittime sono destinate ad aumentare. Durante la manifestazione sono stati presentati anche alcuni casi emblematici di aziende i cui lavoratori sono stati vittime dell’amianto. Ad esempio la cooperativa Vapordotti di Larderello (Pisa), in cui, su 20 dipendenti, 17 sono morti per patologie collegate a questa sostanza. (ANSA).
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