Cinque dirigenti dello stabilimento chimico Solvay di Rosignano Marittimo sono indagati per scarichi abusivi in mare di fanghi industriali e avrebbero gi chiesto il patteggiamento al termine di quattro anni di indagini della Procura di Livorno. A rivelarlo oggi il quotidiano ‘Il Tirreno’. Secondo l’inchiesta, in cui risultano indagati il direttore uscente e altri quattro ingegneri della Solvay, l’impianto avrebbe scaricato in mare i fanghi di risulta della lavorazione che sarebbero stati annacquati per diluirne la concentrazione. I legali dei cinque dirigenti avrebbero richiesto il patteggiamento accettando, per ottenerlo, di provvedere a un piano anti-inquinamento valutato, secondo quanto riferisce il quotidiano, tra i sei e i dieci milioni di euro. Gli accertamenti del reparto aeronavale della Guardia di Finanza avrebbero infatti dimostrato l’esistenza di 4 punti di scarico non conosciuti da Arpat e la consuetudine, vietata dalla legge, di annacquare i fanghi in modo da aggirare i parametri. Tutti gli adempimenti richiesti (bonifica del sito e cessazione della diluizione degli scarichi) sono ora al centro di una verifica di un consulente della Procura per dare il via libera al patteggiamento. (ANSA).
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