Alimentare: Mineracqua aderisce al contratto. Creato ente bilaterale. Stop scioperi in aziende aderenti

Dopo l’adesione di Assica (l’associazione che rappresenta l’industria delle carni e dei salumi) al contratto collettivo nazionale dell’alimentare, siglato a fine luglio da Unionfood, Ancit e Assobirra con Fai Cisl, Flai Cgil e Uila, arriva anche l’adesione di Mineracqua, la Federazione delle Industrie delle Acque Minerali.
Sul versante datoriale questo porta le adesioni complessive al contratto al di sopra del 50% della rappresentanza.
L’adesione di Mineracqua avviene tenuto conto della specificità del settore e porta con sè anche un protocollo specifico e uno strumento innovativo per governare questa fase di incertezza: un organismo bilaterale, preposto a monitorare congiuntamente i trend di mercato e ad individuare misure tempestive e condivise di intervento.
Per il vicepresidente di Mineracqua, Ettore Fortuna si tratta di «un importante accordo. Una piattaforma che riconosce e tiene conto delle criticità che interessano oggi l’industria delle acque minerali, come la preoccupante incertezza derivante dall’applicazione di tasse come quelle sulla plastica e sullo zucchero. E poi l’esigenza di garantire, nel rispetto dell’art.30 del vigente contratto collettivo, la flessibilità produttiva, “senza altre intese” in un settore che opera “just in time” e a cui il mercato richiede di dare seguito a picchi di domanda derivanti da stagionalità o da altri fattori estemporanei».
Infine, Fortuna sottolinea «l’importante sforzo, in termini organizzativi e di investimento, delle imprese nel garantire i massimi livelli di sicurezza sanitaria ai dipendenti, nel più rigoroso rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Covid19».
Fai, Flai, Uila sottolineano che il Protocollo delle acque minerali individua nell’Organismo bilaterale acque minerali (Obam) la sede per affrontare e discutere temi e problemi specifici del settore. In particolare l’Obam svolgerà un monitoraggio annuale sull’andamento del comparto delle acque minerali anche nell’ottica di individuare soluzioni contrattuali da valutare nel prossimo rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila, dopo la firma hanno deciso di revocare sia lo stato di agitazione sia le otto ore di sciopero già calendarizzate per il 9 novembre, in tutte le aziende aderenti a Mineracqua.
Sulla loro protesta, i sindacati, in occasione della proclamazione dello sciopero di 4 ore del 9 ottobre, a cui hanno annunciato che ne seguirà un altro di 8 ore il 9 novembre, hanno spiegato che dal canto loro il contratto dell’industria alimentare è quello firmato in luglio ma che, come è già avvenuto in occasione della firma dell’accordo ponte, potrà essere considerata la sottoscrizione di protocolli che tengano conto delle specificità di settore, come è avvenuto nel caso di Mineracqua. fonte ilsole24ore

 

 

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