Verranno licenziati 16 lavoratori anzich 22 e di questi 6 ‘salvati’, 3 diventeranno contratti part-time (14 lavoratori resteranno, invece, a tempo pieno). L’accordo tra sindacato e propriet dell’Albor, ultima azienda di cornici di Gambassi Terme, stato firmato ieri in tarda serata al tavolo dell’unit di crisi regionale. Ma l’intesa, trovata dopo una lunga ed estenuane trattativa, stata vincolata all’approvazione dell’assemblea dei lavoratori in programma oggi dalle 13 alle 14. Tra i 16 posti di lavoro tagliati saranno privilegiate le uscite volontarie, che saranno accompagnate con un incentivo all’esodo di circa 6mila euro e una somma per l’accordo raggiunto. Ai lavoratori sar concesso qualche giorno di tempo, fino a luned, per decidere sulla volontariet di uscita, dopodich partiranno le lettere di licenziamento. Ad ogni modo chi perder il posto di lavoro avr il diritto di precedenza di riassunzione, per 24 mesi, nel caso in cui l’azienda fosse ceduta o affittata da altri o riuscisse a rilanciarsi sul mercato. E per loro saranno comunque mantenute le stesse condizioni economiche.ÿ ®Abbiamo evitato una disfatta ma non siamo certo contenti o soddisfatti¯, commenta Alessandro Lippi di Fillea Cgil. Purtroppo la speranza di poter avere un secondo interlocutore sfumata quando l’azienda romana interessata a rilevare l’Albor si resa irreperibile. A quel punto ci siamo trovati a dover trattare con un’azienda che ha chiesto un concordato in `continuit propria’. Tra le poche note positive di questa crisi c’ l’essere riusciti a mantenere l’azienda sopra i 15 dipendenti in modo da avere accesso ad ammortizzatori sociali migliori e di garantire l’assunzione di lavoratori in categoria protetta¯. In ogni caso ogni decisione sar rimessa all’assemblea di oggi. L’Albor, fondata nel 1963, stata sempre un’azienda leader del settore che, tra l’altro, ha anche una sede secondaria, sotto lo stabilimento principale. La parabola discendente iniziata qualche anno fa, con la concorrenza dei prodotti asiatici che ha portato ad una progressiva diminuzione delle commesse.(fonte: La Nazione)
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