Agricoltura:Istat, vale 59,3 mld, vino(+16,2%) traina ripresa Ma calano i margini e crolla produzione di olio d’oliva (-34,7%

Il 2018 segna la ripresa del settore agricolo (+0,6% produzione e +0,9% valore aggiunto) che raggiunge il valore di 59,3 miliardi di euro, pesca compresa. E’ quanto emerge dal Rapporto Istat sull’andamento dell’economia agricola dove brilla il vino con una crescita marcata del 16,2%. Con 10,2 miliardi di euro di valore della produzione di vino, l’Italia nel 2018 si Š collocata in Europa seconda solo rispetto alla Francia, che ne ha prodotto per 12,6 miliardi. L’88% Š stato prodotto nelle aziende agricole (42%) o nelle cooperative agricole (46%), solo il 12% dall’industria. L’export del vino ha superato i 6 miliardi di euro. Tuttavia, segnala l’Istituto di statistica, i margini calano, e crolla la produzione di di olio d’oliva (-34,7%), mentre la produzione di agrumi scende del (-4,0%). Il peso dell’agricoltura sull’intera economia, precisa ancora l’Istat, Š al 2,1%; se si include l’industria alimentare si arriva al 3,9%. L’occupazione cresce dello 0,7%. Nella Ue a 28 l’Italia si conferma il primo Paese per valore aggiunto nel settore e il secondo per valore della produzione.Dopo un 2017 nettamente sfavorevole (-3,9% il valore aggiunto in volume), il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca – rileva l’istat nel Rapporto sull’andamento dell’economia agricola – ha registrato nel 2018 una debole ripresa: in volume, la produzione Š aumentata dello 0,6% e il valore aggiunto dello 0,9%. L’agricoltura in senso stretto ha fatto segnare una crescita dello 0,6% del volume della produzione e dello 0,8% del valore aggiunto. Segnali positivi sono emersi per la silvicoltura,con un significativo incremento sia della produzione (+1,5%) sia del valore aggiunto (+1,7%). Meno favorevole Š stato il risultato del comparto della pesca, per il quale la produzione Š cresciuta dello 0,5% e il valore aggiunto Š rimasto sostanzialmente stabile (+0,1%). L’espansione del valore aggiunto dell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco Š stata robusta, con un incremento del 2,7% in volume e del 2,9% espresso a prezzi correnti. Il complesso del comparto agroalimentare, che include agricoltura, silvicoltura e pesca e l’industria alimentare, ha cos segnato una crescita del valore aggiunto dell’1,8% in volume e dell’1,3% a prezzi correnti. Nel comparto si Š formato il 3,9% del valore aggiunto dell’intera economia, somma di una quota del 2,1% del settore primario e dell’1,8% dell’industria alimentare. Nel 2018 l’occupazione nel settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, misurata in Unit… di lavoro (Ula), Š aumentata dello 0,7% rispetto all’anno precedente, a sintesi di una crescita del 2,5% della componente del lavoro dipendente e di un calo dello 0,2% di quella indipendente. Grazie all’andamento positivo dell’industria alimentare (+1,2%), l’input di lavoro del comparto agroalimentare ha registrato un incremento dello 0,8%. I redditi da lavoro dipendente in agricoltura, silvicoltura e pesca sono aumentati del 4,2%; in particolare le retribuzioni lorde sono cresciute del 4,0%. Gli investimenti fissi lordi nel settore hanno registrato, conclude l’Istat, un significativo incremento (+4,1% in valori correnti e +2,5% in volume). (ANSA).

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