Agricoltura. Pac, sindacati: Italia sostenga la condizionalità sociale degli aiuti

I sindacati scrivono al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, per chiedere di impegnarsi in Europa per una politica agricola comune (Pac) più attenta alla tutela dei diritti del lavoro.
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri, insieme con i leader di Fai, Flai e Uila chiedono all`esecutivo “di adoperarsi affinché il consiglio europeo condivida l`emendamento approvato dal Parlamento Ue lo scorso 23 ottobre che ha introdotto la cosiddetta clausola sulla condizionalità sociale per la concessione degli aiuti comunitari alle aziende agricole”.
L`emendamento prevede che i pagamenti diretti della Pac siano subordinati, oltre che a criteri ambientali e alla salvaguardia del benessere animale, anche al rispetto delle condizioni di lavoro; e che, in caso di mancato rispetto di tali condizioni, i datori di lavoro siano sanzionati in modo proporzionato, efficace e dissuasivo.
La lettera è stata inviata in vista della prossima riunione tra Parlamento, consiglio e commissione europea sul tema della Pac calendarizzata per il primo dicembre. “Da oltre 20 anni i sindacati italiani e quello europeo (Effat) si battono per fare entrare il principio della condizionalità sociale nella Pac – spiegano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – ci sembra un principio di buonsenso, condiviso in Europa da milioni di lavoratori agricoli e dalla stragrande maggioranza degli agricoltori che rispettano i diritti delle persone e che subiscono la concorrenza sleale di quelli che non lo fanno”.
Il recente voto del Parlamento ha per i sindacati una portata storica, ma, avvertono, “è solo il primo passo perché ora serve il consenso anche del consiglio e della commissione europei.
Siamo convinti che il Governo italiano condivida la bontà del principio della condizionalità sociale e la considerazione che, per essere veramente sostenibile, la Pac dovrà soddisfare, oltre agli obiettivi ambientali, anche quello del rispetto dei diritti del lavoro. Per questo chiediamo di sostenere il principio di una Pac più sociale e attenta ai diritti del lavoro”. TN da ildiariodellavoro.it

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