Acciaierie, ripartito il treno rotaie Duecento operai tornano al lavoro Piombino, diciottomila tonnellate, in attesa delle novit da JindalAl lavro in stabilimento duecentoventi persone. Ieri, alle Acciaierie, dopo tre mesi di paralisi, tornato in marcia il treno rotaie. Una ventina di giorni di lavoro, e poi il treno profilati dovrebbe rifermarsi il 15 maggio. Saranno lavorate circa 18.500 tonnellate di blumi arrivati in porto il 20 aprile. Sar cos consegnata un`ulteriore parte di un commessa di Rete Ferroviaria italiana, ma saranno consegnate rotaie anche a Ferrovie Sud (azienda privata) e a una societ svizzera. Intanto continuano gli incontri fra Jindal e le istituzioni per giungere alla presentazione del piano industriale. E la citt attende ancora la fine di questa vicenda, la vendita di Aferpi al gruppo indiano che coinciderebbe con la partenza di una nuova fase.Ma i giorni stanno trascorrendo veloci, le tre settima di tempo che il ministro dello sviluppo Carlo Calenda, nell`ultimo incontro, aveva dato come termine ultimo per la convocazione delle organizzazioni sindacali, scaduto. Cos come si conclusa la due diligence in stabilimento da parte di Jindal. Ma voci attendibili continuano a confermare incontri continui da parte dei vertici del colosso siderurgico indiano a Roma, anche oggi dovrebbe esserci un ulteriore approfondimento. E in attesa della convocazione al tavolo ministeriale Fim, Fiom e Uilm il 3 maggio terranno un consiglio di fabbrica proprio per fare il punto in un momento di stallo della vicenda.Da Roma trapelano alcune indiscrezioni che confermerebbero l`intenzione di Jindal di andare avanti nel progetto con il forno elettrico e la ristrutturazione dei laminatoi.I tempi potrebbero sempre essere rispettati, le notizie da Roma vanno in questa direzione, ma dopo anni di immobilismo e promesse, dalle parole tempo di passare ai fatti, sia per i duemila lavoratori diretti che per gli altrettanti indiretti. Se venisse presentato il piano potrebbero iniziare subito gli smantellamenti dei vecchi impianti e cos una parte dei dipendenti rientrerebbe al lavoro.m. p. Fonte Il Telegrafo
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