Il primo marzo, giorno dell’incontro al Mise tra la direzione di Aferpi, ex Lucchini, e una delegazione sindacale, sul futuro delle acciaierie di Piombino, i lavoratori terranno una manifestazione di sostegno all’azione del sindacato, ma non ci sar uno sciopero. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto Fim-Fiom e Uilm, nonch delle Rsu AferpiLucchini e Piombino Logistics, al termine del consiglio di fabbrica che si svolto oggi per fare il punto della situazione. Nel documento si afferma di valutare positivamente il recente accordo per 205 assunzioni che dovr essere prototipo per tutte le altre che si chiuderanno entro e non oltre il 6 novembre 2016. Altro aspetto giudicato positivamente il denaro circolante che dovr essere immesso per la gestione economica corrente dell’azienda e che servir per l’acquisto dei semiprodotti, una garanzia della continuit produttiva dei laminatoi. Il semilavorato permetter infatti la produzione, in attesa della realizzazione del forno elettrico. Per questi motivi, si legge ancora nella nota sindacale, riteniamo non utile proclamare lo sciopero per il primo marzo, ma necessario organizzare una manifestazione a sostegno della delegazione trattante. Dall’incontro del primo marzo, il sindacato si aspetta un nuovo crono-programma, tempi e modi di acquisto dell’acciaieria elettrica e del nuovo laminatoio rotaie, la data di inizio degli smantellamenti con la relativa ricaduta occupazionale, in particolare per i lavoratori delle imprese di appalto, le produzioni dei laminatoi, il completamento del progetto della logistica e la partenza e la conclusione degli investimenti sul settore agroindustriale. L’esito dell’incontro – spiega il segretario Fiom Luciano Gabrielli – sar poi esaminato il giorno successivo nel corso di un’assemblea di tutti i lavoratori, sia quelli in attivit che in cassa integrazione o in solidariet . (ANSA).
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