Gli abitanti dell’isola di Gorgona hanno sempre contato sulla presenza del carcere, ma ora che il penitenziario potrebbe avviarsi alla chiusura, si interrogano sul loro futuro e su quello dell’isola. I gorgonesi se non vogliono veder ridurre la loro isola a terra di nessuno, devono mobilitarsi da subito per tornare, abitare ed organizzare una vita civile sull’isola, l’appello di alcuni abitanti di Gorgona, l’isola pi piccola dell’Arcipelago Toscano ( larga due chilometri e lunga tre), di fronte a Livorno (ne dista 18 miglia) di cui frazione. Il carcere-modello, dove i detenuti lavorano all’aperto, coltivano la terra, allevano animali e pescano, per decisione del ministero della Giustizia potrebbe andarsene – scrivono gli abitanti – dopo 142 anni di convivenza tra la colonia penale e l’isola. Tanti pericoli – scrive il comitato ‘Abitanti Isola di Gorgona’ – potrebbero nascondersi dietro questa chiusura, forse maggiori di quelli attuali, per la sopravvivenza del paese e degli abitanti, se non si sapr gestire il dopo-carcere. Sull’isola, che fa parte del Parco dell’Arcipelago Toscano e il cui nome (dal greco) vuol dire sirena poich il suo profilo ricorda il volto di una donna che affiora dall’acqua, vive poco pi di un centinaio di persone, tra abitanti, detenuti e agenti della polizia penitenziaria. L’accesso sottoposto a rigidi controlli e dal primo gennaio non fa neppure pi scalo il traghetto della Toremar.Con la met della met delle risorse che oggi vengono destinate al carcere – scrive ancora il comitato degli abitanti – una comunit ben organizzata potrebbe mantenere in piedi le attivit essenziali dell’isola (luce, acqua, pane, eccetera), compresa l’attivit dell’azienda agricola, magari impegnando in maniera imprenditoriale anche qualche detenuto a fine pena. Sciacalli e profittatori non saranno ammessi – avvertono gli abitanti del borgo che fu il piccolo centro di pescatori – Come Comitato Abitanti Isola di Gorgona siamo pronti a raccogliere intorno a noi la possibilit di un primo nucleo di civili, anche giovani, che possa iniziare una nuova vita per Gorgona. Serve subito intervenire presso le diverse autorit ed enti affinch venga garantito la permanenza sull’isola degli abitanti, chiedendo precise garanzie ed assistenza. Il comitato ha gi messo in campo le energie per attivare un fondo (gi aperto) che sar utile una volta individuati determinati compiti operativi di manutenzione e pulizia, assicurati i collegamenti, scelte le priorit . Chi vuole partecipare alla rinascita di Gorgona – conclude il gruppo di abitanti – ci contatti.(ANSA).
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