Toscana, le farmacie comunali proseguono la mobilitazione ma (per ora) sciopero sospeso

Sospendere la decisione di scioperare almeno fino al 9 e 10 maggio, date nelle quali parte datoriale (Assofarm) e sindacati dei lavoratori si incontreranno nuovamente per ricucire la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle farmacie comunali, scaduto a dicembre 2015, Questo l’esito dell’incontro in videoconferenza  convocato dalla prefettura di Firenze nei giorni scorsi, al fine di “raffreddare” lo stato d’agitazione proclamato unitariamente da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs nelle farmacie municipalizzate di tutta la Regione Toscana, nell’ambito di una mobilitazione in atto in tutta Italia con articolazioni diverse a livello territoriale.

L’incontro in prefettura, a cui era presente, oltre che Cispel Toscana, anche la dirigenza nazionale di Assofarm, ha evidenziato le distanze che permangono tra le due posizioni. Ma,  alla luce  dell’impegno della sigla delle farmacie comunali a chiarire maggiormente le proprie disponibilità negli incontri di inizio maggio, i sindacati hanno accolto la proposta istituzionale di non alzare il livello dello scontro fino alla prossima trattativa e verificare successivamente, con la convocazione di un nuovo incontro, la possibilità di evitare lo sciopero nelle farmacie comunali toscane. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs toscani hanno in ogni caso confermato il proseguimento dello stato di agitazione dei lavoratori e le solide motivazioni delle loro richieste.

“Nonostante che il contratto sia scaduto da più di sei anni”  spiegano in una nota i sindacati, ribadendo le loro posizioni  “nonostante il servizio essenziale svolto dai farmacisti durante la pandemia, che è stato un sostegno fondamentale dato alla sanità territoriale e che ha comportato un incremento importante dei carichi di lavoro, anche con l’ampliamento delle mansioni e nuove responsabilità, coi tamponi diagnostici e le vaccinazioni in farmacia, nonostante la remunerazione aggiuntiva riconosciuta dal ministero della Salute alle farmacie per l’anno 2021 e 2022, che ha portato al rinnovo anche del Contratto nazionale delle farmacie private Federfarma, la trattativa con Assofarm non è incardinata verso un maggiore riconoscimento delle professionalità. Anzi, l’associazione datoriale chiede un’estensione degli orari di lavoro e della durata dei contratti a termine, a fronte di disponibilità estremamente limitate sulla parte economica del rinnovo”.

I sindacati hanno anche confermato il loro programma di incontri richiesti ai sindaci della Toscana (titolari delle licenze delle farmacie comunali anche nel caso in cui la gestione sia affidata ad aziende partecipate), dopo quelli che già si sono tenuti nel corso delle ultime settimane per rappresentare anche alle amministrazioni dei Comuni – le più interessate al benessere delle loro comunità –  le difficoltà dei farmacisti collaboratori e la insostenibilità del tempo ormai trascorso senza il rinnovo del contratto.

“In Toscana le farmacie tutte, ma in special modo quelle comunali, da sempre, ma ancora di più durante la pandemia, hanno sostenuto la sanità territoriale come primo filtro e nel dare risposte ai bisogni della cittadinanza” concludono le sigle sindacali. “È il momento che i sindaci, che ben conoscono il valore che il servizio delle farmacie pubbliche rappresenta per i cittadini e per le loro stesse amministrazioni, siano disponibili anche a schierarsi con la dignità del lavoro”.

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