Assalto alla Cgil, altre 5 misure, anche leader No Vax Franzoni accusato pure di istigazione. Coinvolti militanti di Fn

(di Marco Maffettone) “Siamo a Roma e l’abbiamo presa”. Non usava mezze parole Nicola Franzoni, leader dei no vax e vicino ai movimenti di estrema destra, parlando “con i suoi” il 9 ottobre scorso, poche ore prima dell’assalto alla sede nazionale della Cgil. Per quella vicenda oggi è finito in carcere su richiesta della Procura di Roma con la pesante accusa, tra le altre, di istigazione a disobbedire alle leggi. Con lui sono stati raggiunti da misura cautelare altre quattro persone, tutti militanti di Forza Nuova, per i quali il gip ha disposto l’obbligo di dimora per i reati di devastazione e saccheggio aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La Digos della Capitale ha notificato l’atto a Claudio Toia, appartenente al gruppo ultras juventino ‘Antichi valori’, Alessandro Brugnoli, Mirko Passerini ed Emiliano Esperto. Con quelle di oggi sono complessivamente trenta le persone destinatarie di misure nel procedimento sull’assalto coordinato dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal sostituto Gianfederica Dito. Per alcuni, tra cui i leader storici di Fn, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, il processo è già iniziato mentre per altri, che hanno optato per il rito abbreviato, arriverà a breve la sentenza di primo grado. Franzoni è uno dei nomi di spicco del movimento che in questi mesi si è opposto al green pass e in generale alle norme introdotte per arginare la diffusione del Covid in Italia. Nato a Lerici (La Spezia) ma residente a Marina di Carrara, 43 anni, è un imprenditore del settore della ristorazione, proprietario di alcuni locali in provincia di Massa Carrara, in passato politicamente schierato a destra: fu anche candidato a sindaco nel 2012 a Carrara con Futuro e libertà. No vax convinto ed esponente del Fronte popolare di liberazione, quando bar e ristoranti chiusero per il lockdown fu promotore di manifestazioni al fianco dei commercianti. Sui social, dove conta oltre 10.000 follower, si scaglia contro governi, vaccini e Green pass. Nei mesi scorsi era stato tra gli organizzatori di una manifestazione proprio a Roma, ma era stato bloccato dalle forze dell’ordine mentre si trovava a Velletri su un camper. Nell’ordinanza cautelare il gip Annalisa Marzano definisce “violenta e spregiudicata” la personalità dell’indagato. “A dispetto di qualsivoglia provvedimento delle Autorità giudiziarie, Franzoni ha incessantemente adottato comportamenti violenti e di sfida alle istituzioni istigando e incitando i suoi ‘seguaci’ – scrive il giudice -, soprattutto frequentatori del web, ad assumere atteggiamenti, adottare iniziative e compiere azioni oppositive volte a compromettere il vivere civile”. Nel provvedimento sono citate anche alcune affermazioni fatte dal leader no vax nel corso della diretta Fb effettuata quel giorno e in cui fa riferimento al blitz nella sede del sindacato. “La strategia per andare a occupare la Cgil la stabiliamo in otto, si va ad occupare la Cgil, chi non è di squadra non può far parte del gruppo” afferma nel video per poi aggiungere alcuni minuti dopo: “abbiamo occupato la Cgil, abbiamo sfondato tutto…”. In mano agli inquirenti ci sono anche le parole pronunciate da Franzoni poco prima dal palco di piazza del Popolo: “O la rivoluzione o la morte! Voglio dirvi una cosa e lo dico a tutti quelli che mi hanno preso per il culo per due anni e che dicevano che ero pazzo, siamo a Roma e l’abbiamo presa!”. Nel corso della manifestazione Franzoni aveva arringato la folla chiedendo alla “piazza di seguire Giuliano Castellino” e che l’obiettivo “sarebbe stato capito”. Il riferimento era all’assalto alla storica sede del sindacato. (ANSA).

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