Fiom: Re David, in pandemia abbiamo messo lavoratori al centro

“I delegati della Fiom, i gruppi dirigenti e i funzionari hanno fatto un lavoro straordinario e lo dimostrano i 41 interventi di questa discussione. Con la pandemia abbiamo provato ad accorciare le distanze quando era possibile”. Con queste parole Francesca Re David, segretaria nazionale della Fiom Cgil, è intervenuta alla conclusione dell’assemblea organizzativa del principale sindacato dei metalmeccanici iniziata ieri a Cervia (Ravenna). Re David ha parlato di “desiderio di partecipazione”, sottolineando il ruolo svolto dalla Fiom durante la pandemia “che ha aumentato le diseguaglianze”: dalla definizione del protocollo nazionale con la Cgil al blocco dei licenziamenti, dal protocollo per le assemblee al rinnovo dei cinque contratti nazionali per i metalmeccanici in un anno. “Nonostante non fosse semplice, già da marzo del 2020, abbiamo messo al centro i lavoratori – ha spiegato la segretaria – noi non siamo contro la produzione e non vogliamo che falliscano le imprese, ma in quel momento andavano chiuse per salvaguardarle”. Il sindacato, inoltre, si è occupato delle conseguenze generate dallo sblocco dei licenziamenti e dalle delocalizzazioni. Re David ha citato le vertenze della Whirpool, in Campania, “che senza la nostra mobilitazione sarebbe già chiusa”, dell’ex-Gkn, in Toscana, “dove il sindacato si è sostituito alla politica”, e della Saga Coffee, in Emilia-Romagna, “dove sembra esserci una soluzione industriale, ma non per l’occupazione e quindi la vertenza non può trovare ancora una soluzione”. Re David ha fatto anche una sintesi degli interventi delle due giornate di assemblea, ragionando sull’organizzazione del sindacato, sugli obiettivi e sulla sostenibilità economica delle attività. Infine, ha fatto riferimento all’adesione allo sciopero generale di dicembre indetto da Cgil e Uil. “È stato uno sciopero politico perché parlava al governo oltre che alle imprese – ha concluso – abbiamo chiesto di ragionare su un diverso modello sociale, economico e di sviluppo”. (ANSA).

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