Jindal Piombino, Fiom: entro luglio un incontro per discutere il futuro dell’acciaieria

L’iniziativa di mobilitazione dei lavoratori del sito di Piombino ha conquistato un tavolo di confronto, interrompendo un assordante e inaccettabile silenzio del Governo che durava dal 13 di maggio.
Siamo usciti dall’incontro con l’impegno del Governo a convocare lunedì prossimo, fissando la data ragionevolmente entro la terza settimana di luglio, un incontro per discutere una proposta che è già in uno stadio di avanzata valutazione da parte del Governo stesso.
Tale proposta, nelle valutazioni del Governo, inserisce la vertenza di Jsw all’interno di una prospettiva più generale del polo siderurgico e della vocazione industriale di Piombino, all’interno del Piano nazionale della siderurgia.
Per quanto ci riguarda abbiamo chiarito che tale progetto non può prescindere dall’avere una caratteristica di fondo: un ciclo combinato di colata e laminazione.
Piombino non solo non deve chiudere ma deve produrre e trasformare acciaio.
Le ipotesi e le indiscrezioni circolate in assenza di un tavolo di confronto, rappresentano manifestazioni di interesse che tendono più a spartirsi le spoglie di Piombino che a dargli una prospettiva strategica.
Senza dire del fatto che Piombino ha tuttora una proprietà – Jsw – e che per questo abbiamo chiesto al Governo prima di tutto di rendere chiari gli intenti e i vincoli del signor Jindal.
Per quanto riguarda Liberty Magona c’è un aspetto riferito alla necessità di riattivare nell’immediato le produzioni.
Su questo il Governo ha assunto l’impegno a un monitoraggio attivo, alla necessità di richiedere ad Arcelor Mittal di dare seguito agli impegni di approvvigionamento assunti al momento della cessione del sito, alla possibilità di utilizzare le risorse previste dall’articolo 37 del DL Sostegni per le grandi imprese in temporanea difficoltà finanziaria.
Ma sul medio termine, nella prospettiva del polo siderurgico di Piombino ci può e ci deve essere sinergia e verticalizzazione delle produzioni anche con gli impianti di Magona.”
All’incontro per il Governo erano presenti il coordinatore dei tavoli di crisi Luca Annibaletti, il prof. D’Addona, capo della Segreteria del Viceministro Todde e il dott. Pennati.Lo ha dichiarato dopo l’incontro di oggi al Mise Gianni Venturi, responsabile nazionale Fiom della siderurgia
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COMUNICATO FIM FIOM UILM Livorno

La mobilitazione dei lavoratori sotto al Ministero di stamani è stata fondamentale per riaprire un tavolo che, nella migliore delle ipotesi, sarebbe stato convocato a settembre. Al tavolo il Vice capo di gabinetto con i segretari nazionali e i coordinatori JSW Steel e Liberty Magona di Fim Fiom e Uilm, che ancora una volta hanno evidenziato la grave difficoltà di tutto il comparto siderurgico e dei lavoratori del territorio, pretendendo risposte dal Governo, il cui immobilismo non riteniamo più giustificato. A noi risulta che Jindal sia in Italia la prossima settimana e auspichiamo veramente che possa esserci l’ incontro al MISE per discutere del piano industriale . Il Governo , nelle dichiarazioni di stamani si è impegnato ad interagire con il Ministero delle infrastrutture per quanto riguarda la scadenza delle concessioni portuali prevista a fine luglio unitamente all’intervento con il Ministero del Lavoro per valutare come proseguire con gli ammortizzatori sociali, i primi in scadenza a settembre. Per quanto riguarda Liberty Magona si ritiene indispensabile una interlocuzione diretta con i vertici del Gruppo guidato da Gupta, per trovare soluzioni che garantiscano la continuità produttiva ma anche l’ attività industriale nel lungo periodo, non escludendo l’utilizzo dell’articolo 37 del Decreto Sostegni finalizzato agli aiuti per le imprese. Il Governo ha ribadito che nel Piano Nazionale della Siderurgia , il polo industriale di Piombino è considerato strategico e allora Fim Fiom Uilm chiedono di conoscere come sarà collocato all’interno di questo , perché non vorremmo che per equilibri produttivi del Paese , si penalizzasse il nostro territorio e tutti i suoi lavoratori. Gli interessamenti più o meno ufficializzati riguardano solo impianti di DRI , mentre noi rivendichiamo l’ indipendenza nel nostro sito per la produzione di acciaio ,accompagnata da un progetto di transizione ecologica che lo renda ambientalmente sostenibile e competitivo, per aggredire quel mercato dell’acciaio che oggi si sta aprendo in modo importante. Questo in coerenza anche agli Accordi di Programma portati avanti questi anni dai vari Governi, per questo da rivendicare con più forza. Grazie all’ intervento dell’onorevole Andrea Romano, nel pomeriggio è seguito un incontro delle segreterie Fim Fiom Uilm con il PD presso il Nazareno insieme al Vice Segretario Giuseppe Provenzano, Valerio Fabiani e Simone DeRosas seguito dalla convocazione a Montecitorio con l’Onorevole Martina Nardi, presidente della Commissione Attività Produttive del PD alla Camera . Anche in queste sedi abbiamo esposto la gravità che caratterizza la siderurgia di Piombino , e chiesto un supporto per avere un’esposizione chiara del Ministero Giorgetti sul futuro di Piombino , condivisa dai vertici del PD . Ringraziamo per l’intervento alla mobilitazione di stamani tutti gli esponenti e le istituzioni locali intervenute: il Sindaco di Campiglia Marittima Alberta Ticciati e l’Assessore Palombi in rappresentanza del Comune di Piombino, il Consigliere Regionale Gianni Anselmi e il Senatore Mallegni di Forza Italia e l’On. Luca Sani del PD. Ci aspettiamo che l’impegno di tutti i soggetti coinvolti trovi concretezza nel prossimo incontro che stamani il Governo ha dichiarato entro fine luglio:
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