Amianto: ex operaio morì, Solvay condannata risarcimento “Finalmente giustizia per i familiari”

Solvay condannata dal giudice del lavoro del tribunale di Livorno al risarcimento dei danni per la morte di Romano Posarelli, deceduto il 18 novembre 2010, a 70 anni, per un cancro “causato dall’esposizione professionale ad amianto nello stabilimento di Rosignano” di cui era stato dipendente dal 1974 al 1993. Lo rende noto l’Osservatorio nazionale amianto che parla di storica sentenza. Il tribunale, si spiega, ha accolte le domande risarcitorie, sia per il danno non patrimoniale sofferto da Posarelli, quantificato in 88mila mila euro con gli interessi dalla data della morte sia per la perdita parentale, che tiene conto della relativa giovane età della vittima e, con riferimento alla vedova, anche della durata del matrimonio (40 anni) con quantificazione del danno in 270mila euro e, per il figlio, in 200mila euro. “La magistratura del lavoro del tribunale di Livorno – afferma Ezio Bonanni, presidente di Ona e anche legale della famiglia – ha affermato l’importante principio della tutela risarcitoria sia per la vittima primaria, che per i suoi familiari, con piena applicabilità delle tabelle del tribunale di Milano e ha così smentito” la tesi della difesa “che, assumendo l’assenza di deduzione e prova del danno, oltre che della lesività dell’ambiente di lavoro, contestava il diritto delle vittime ad ottenere il risarcimento”. “Finalmente giustizia per i familiari di Romano Posarelli – conclude Bonanni – con l’amarezza che, ad assistere alla lettura della sentenza, c’era solo il figlio Massimiliano” perché la mamma è morta. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio