Violenta e maltratta moglie per anni, divieto avvicinamento

L’ha sottoposta per tre anni a violenze sessuali e a continui maltrattamenti con costrizioni fisiche e mentali anche durante la gravidanza, finché la vittima, madre di due bambine di otto e due anni, ha deciso di raccontare tutto all’associazione ‘Donna chiama donna’ e alla polizia. Un uomo di 35 anni è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie, emessa dal gip del tribunale di Siena. Ai poliziotti, attivati durante l’ultimo episodio di violenza da una chiamata al 113 da una delle figlie, la donna ha riferito di continui maltrattamenti e violenze sessuali, di liti furibonde per l’eccessiva gelosia del coniuge di origini camerunensi. In alcuni casi la donna, sua connazionale, si è data alla fuga, in altre circostanze è addirittura stata sbattuta fuori casa dal coniuge seminuda. Secondo quanto ricostruito con le indagini, la donna, di cinque anni più giovane, ha dovuto sopportare in silenzio le sopraffazioni del marito, perché preoccupata del futuro delle due figlie. Ha cercato di non urlare per non farle impaurire quando in una circostanza, presa di forza dall’uomo durante la notte, l’ha immobilizzata e violentata. Sempre la donna, ha raccontato di liti quotidiane, con l’ira dell’uomo che finiva contro gli arredi e le porte dell’abitazione tra i pianti delle bambine. Rumori e grida uditi e confermati anche dai vicini di casa. Dalle indagini è anche emerso che i soprusi non si erano fermati nemmeno durante la gravidanza della moglie, incinta della secondogenita. In numerosi episodi, la vittima sarebbe stata colpita con pugni, schiaffi e calci anche alla pancia, con l’uomo che avrebbe più volte ribadito il suo totale disinteresse per l’eventuale morte del nascituro. La donna è stata immediatamente trasferita in una struttura protetta insieme alle figlie. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio