Ciampi: sindaco Livorno, grande figura, amava la sua città

Carlo Azeglio Ciampi è stato “una delle figure più significative che il nostro Paese abbia avuto”, ma anche “un livornese amante della propria città”. Lo ha affermato Luca Salvetti, sindaco di Livorno, intervenendo alla prima parte dell’iniziativa online dello Spi-Cgil per i 100 anni dalla nascita di Ciampi: nella seconda parte, alle 17.30, sarà trasmesso in anteprima il docufilm “Ciampi. Bella la mi’ Livorno” di Marco Guelfi, prodotto dallo Spi-Cgil della Toscana. “Carlo Azeglio Ciampi può a buon titolo essere definito l’uomo dell’orizzonte comune, puntò sulla coesione e sull’unità del Paese riscoprendo e danno forza ai simboli come l’inno di Mameli e il Tricolore”, ha detto Salvetti, ricordando anche come sia stato “un tenace sostenitore del multilateralismo in ambito internazionale, e in esso del ruolo che doveva giocare l’Europa, la cui unità gli appariva come l’approdo di un lungo percorso di civiltà”. Ma per il sindaco, allo stesso tempo, “ogni volta che Ciampi arrivava all’ombra dei Quattro Mori, arrivava un livornese che amava passeggiare per la città in maniera molto semplice e tranquilla; amava andare allo stadio a vedere la squadra del cuore, passeggiare sul mare, scambiando battute e impressioni con i suoi concittadini in maniera molto ‘light’, in maniera molto semplice”. (ANSA).

Ciampi: Sant’Anna Pisa ricorda ‘patriottismo costituzionale’ Costituzionalista Emanuele Rossi a seduta solenne Consiglio
“La valorizzazione del principio di sussidiarietà si è strettamente congiunta nel pensiero prima e nell’opera poi del presidente Ciampi ad una rivalutazione dell’unità nazionale ed in particolare del valore della Patria: è quello che è stato definito il ‘patriottismo costituzionale’, quale cifra caratterizzante il settennato ciampiano”. Così Emanuele Rossi, costituzionalista della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nella sua prolusione in occasione della seduta solenne del Consiglio regionale toscano per i 100 anni dalla nascita di Carlo Azeglio Ciampi. Rossi ha poi ricordato il suo “impegno costante per valorizzare sia la bandiera nazionale come simbolo di unità che le festività pubbliche relative all’identità nazionale, come anche le ricorrenze e le celebrazioni”, compiendo un percorso capace di “coniugare in forme armoniche, e non oppositive, l’idea di Patria con quella di appartenenza all’Unione europea, un ideale superiore che tiene insieme ed esalta il patrimonio costituzionale comune e nel quale l’Italia contribuisce ad arricchire la comunità europea”. Il direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, Luigi Ambrosio, parlando degli anni dell’adesione dell’Italia all’euro ha detto che “appare chiaramente quanto, al di là dei dati macroeconomici, ebbero un ruolo nelle vicende di quegli anni i rapporti personali e di fiducia reciproca con gli altri capi di Stato, inizialmente riluttanti, che Ciampi seppe instaurare. Penso che non dovremmo mai dimenticare questo fatto, che le istituzioni al di là delle regole di funzionamento sono fatte di persone, ed essere grati a Ciampi anche per questo”. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio