Covid: 2.508 i nuovi casi in Toscana e 55 decessi. Tamponi positivo 23.9%

Sono stati eseguiti 22.365 tamponi in più rispetto a ieri. I ricoverati sono complessivamente 2.087, 18 in più rispetto a ieri.

Sono 2.508 i nuovi casi di Coronavirus oggi in Toscana, 1.759 identificati in corso di tracciamento e 749 da attività di screening, su un totale complessivo, da inizio epidemia, di 86.705 unità. I nuovi casi sono il 3% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 2.508 casi odierni è di 47 anni circa (il 10% ha meno di 20 anni, il 26% tra 20 e 39 anni, il 37% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, l’8% ha 80 anni o più).
I guariti crescono dell’8,9% e raggiungono quota 30.573 (35,3% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.385.511, 22.365 in più rispetto a ieri, di cui l’11,2% positivo. Sono invece 10.475 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 23,9% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 2.721 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 54.110, -0,1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 2.087 (18 in più rispetto a ieri), di cui 282 in terapia intensiva (5 in più).
Oggi si registrano 55 nuovi decessi: 32 uomini e 23 donne con un’età media di 82,7 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 31 a Firenze, 4 a Prato, 2 a Pistoia, 4 a Massa Carrara, 1 a Lucca, 8 a Pisa, 2 a Arezzo, 3 a Grosseto.

I nuovi casi divisi per provincia
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 24.509 i casi complessivi ad oggi a Firenze (671 in più rispetto a ieri), 7.620 a Prato (219 in più), 7.326 a Pistoia (197 in più), 5.433 a Massa (213 in più), 8.490 a Lucca (429 in più), 12.013 a Pisa (354 in più), 6.043 a Livorno (169 in più), 8.171 ad Arezzo (124 in più), 3.639 a Siena (51 in più), 2.906 a Grosseto (81 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.
Sono 1.087, quindi, i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro (somma delle province di Firenze, Prato, Pistoia), 1.165 nella Nord Ovest (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno), 256 nella Sud est (Arezzo, Siena, Grosseto).
La Toscana si trova al 7° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 2.325 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 2.051 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 2.957 casi x100.000 abitanti, Pisa con 2.867, Massa Carrara con 2.788, la più bassa Grosseto con 1.311.

2.495 i nuovi guariti, 18 ricoveri in più
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 2.087 (18 in più rispetto a ieri, più 0,9%), 282 in terapia intensiva (5 in più rispetto a ieri, più 1,8%).
Le persone complessivamente guarite sono 30.573 (2.495 in più rispetto a ieri, più 8,9%): 1.966 persone clinicamente guarite (133 in più rispetto a ieri, più 7,3%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 28.607 (2.362 in più rispetto a ieri, più 9%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.
Complessivamente, 52.023 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (60 in meno rispetto a ieri, meno 0,1%). Sono 51.016 (3.232 in più rispetto a ieri, più 6,8%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 18.401, Nord Ovest 21.126, Sud Est 11.489).

2022 i morti dall’inizio dell’epidemia
Sono 2.022 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 761 a Firenze, 116 a Prato, 155 a Pistoia, 239 a Massa Carrara, 207 a Lucca, 204 a Pisa, 126 a Livorno, 102 ad Arezzo, 54 a Siena, 41 a Grosseto, 17 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Covid: Bezzini, Toscana ha retto urto aumento esponenziale Assessore intervenuto in commissione Consiglio regionale
“Il sistema della sanità toscana ha retto bene un’ondata che ha visto un indubbio momento di sofferenza, soprattutto nei giorni a cavallo tra ottobre e novembre” quando “i contagi sono cresciuti esponenzialmente e il sistema ha faticato a reggere l’urto, ma abbiamo recuperato. Sottolineo come attualmente il servizio sanitario regionale abbia in carico un totale di 100mila persone da gestire per il Covid, un numero che dà l’idea della situazione complessa da affrontare”. Lo ha detto l’assessore toscano al diritto alla salute Simone Bezzini intervenuto nella commissione sanità del Consiglio regionale. Bezzini ha poi ricordato che in Toscana si fanno dai 18mila ai 22mila test al giorno. “Abbiamo inviato 8mila tamponi alle Rsa – ha detto – e il recente accordo con medici di base e pediatri consentirà di aumentare ulteriormente il numero quotidiano, rendendoci una delle regioni in Italia che effettuano più tamponi”. Per quanto riguarda il tracciamento, “con l’impennata dei contagi il sistema è entrato in sofferenza e siamo scesi sotto la soglia del 40%. Ma dal 24 ottobre abbiamo dato il via a tre centrali con 500 operatori e ad oggi siamo all’86% della capacità di tracciamento e stimiamo di tornare presto al 90%”. L’assessore ha poi spiegato che negli alberghi sanitari ci sono ad oggi 1000 posti disponibili e che sono cresciuti, da meno di 300 a 471, i posti di cure intermedie. “Stiamo inoltre riorganizzando progressivamente la rete ospedaliera per gestire al meglio il flusso dei ricoveri – ha aggiunto – e abbiamo semplificato e velocizzato le procedure di assunzione del personale sanitario, lasciando con Estar un bando costantemente aperto per gli infermieri. Infine stiamo monitorando e individuando ulteriori spazi per fare fronte ad eventuali situazioni eccezionali di aumento dei casi”. (ANSA).

Giani, in Toscana ‘Rsa total Covid’ per isolare positivi  Firmata ordinanza per convertire strutture con più contagi
Alcune residenze sanitarie assistite per anziani saranno riconvertite in ‘Rsa total Covid’ per separare gli anziani positivi al Coronavirus da quelli negativi in modo da evitare ulteriori contagi. Lo prevede l’ultima ordinanza (la numero 112), firmata oggi dal presidente della Toscana, Eugenio Giani. Tale operazione, spiega la Regione in una nota, sarà messa in pista a breve e rimarrà in vigore per l’intera durata dell’emergenza sanitaria. Saranno convertite in ‘Rsa total Covid’ le strutture con una maggiore percentuale di positivi: alle Asl è affidato il compito di predisporre l’elenco delle residenze per essere riorganizzate in tempi rapidi. La gestione dei positivi, si spiega, è affidata in modo condiviso, fino alla loro negativizzazione e successiva collocazione in altra struttura ‘no Covid’, alle Usca e al medico di famiglia. “Seguiamo con la massima attenzione ciò che accade nelle rsa in questo periodo così difficile e agiamo di conseguenza – ha detto Giani – mettendo in atto le migliori soluzioni organizzative possibili, in modo condiviso e celere, finché durerà lo stato di emergenza determinato dal Covid”. Differenziare i luoghi di accoglienza in ‘total Covid’ e in ‘no Covid’, aggiunge il presidente della Toscana, “ci consente di contrastare la diffusione del virus, e dei contagi che ne conseguono, tra ospiti e personale di assistenza dedicato. Da qui l’inevitabile e temporanea necessità di separare i positivi da quelli che risulteranno negativi”. “E’ una atto di sanità pubblica – conclude Giani – oltre che di tutela della salute individuale”. “Il nostro impegno – dice l’assessore regionale al sociale Serena Spinelli – è di garantire il massimo di separazione tra ospiti positivi e negativi così da ridurre i contagi il più possibile”. (ANSA).

Covid: in Toscana pazienti a casa monitorati con bracciale Sistema controllo a distanza ad Arezzo, occhio a parametri
Una sorta di braccialetto elettronico per il monitoraggio a distanza dei pazienti Covid che sono in isolamento a casa. E’ il sistema attivato dall’Asl Toscana sud est – prima azienda sanitaria in Italia a usarlo secondo quanto spiegato – che mette in collegamento, 24 ore su 24, chi è positivo e i medici. Grazie allo smartphone, il braccialetto trasmette ogni cinque minuti, al 118 e all’Usca di riferimento ma volendo anche ad altri dottori di riferimento, parametri essenziali quali ossigenazione, frequenza cardiaca, indice di qualità del segnale della saturimetria e temperatura corporea. Il monitoraggio è fatto in automatico dal sistema: nel momento in cui rileva un trend negativo, allerta la centrale. Il braccialetto è monouso e funziona per 10 giorni.
Il progetto è del 118 di Arezzo e presto verrà diffuso anche alle altre aree provinciali dell’Asl Toscana sud est a cui fanno capo anche i territori di Siena e Grosseto. “E’ un sistema integrato perché unisce le competenze e le disponibilità del 118 e delle Usca – spiega il dg dell’Azienda sanitaria Antonio D’Urso -. In questa prima fase ne attiveremo 200. In questo modo garantiamo un ulteriore livello di sicurezza anche per pazienti che, pur positivi al Covid, non hanno necessità del ricovero ospedaliero. E’ una garanzia per la loro salute ma anche un aiuto a vivere, in minor solitudine, una malattia che, anche nel caso sia senza sintomi, genera ansia e angoscia”. “E’ destinato a pazienti Covid positivi a domicilio che siano a rischio di aggravamento delle loro condizioni ma che ancora possono stare a casa in sicurezza – aggiunge Giovanni Sbrana, referente del progetto e vice direttore della Uoc Co 118 Arezzo -. Ad ogni paziente viene assegnato uno dei tre programmi di cura che abbiamo predisposto: quello standard, quello per chi ha più di 75 anni e quello per chi soffre di broncopneumopatia cronica ostruttiva”. Al paziente viene chiesto di avere uno smartphone e di rispondere a eventuali domande dei medici o rispondendo al telefono o tramite messaggi Whatsapp. Se per varie ragioni, le persona non fosse in grado di farlo, il 118 la cataloga tra quelle che non sono in grado di rispondere e quindi, in caso di problemi, non telefona ma manda il medico a casa. Il braccialetto consentirà anche di alleggerire la pressione sul pronto soccorso. (ANSA).

ITALIA

Covid: 34.282 i nuovi casi e 753 i morti. In crescita gli uni e gli altri
Sale il numero dei nuovi malati di Covid e delle vititme nelle ultime 24 ore: sono 34.282 (ieri erano 32.191) e 753 i morti che portano a 47.217 il totale delle vittime (ieri erano 731).

 

Covid: in un mese letalità aumentata da 1,25% a 1,70%  Sestili, è un segnale che i casi sono sottostimati
Nell’arco di circa un mese, dal 18 ottobre al 15 novembre, l’indice di letalità della pandemia di Covid-19 è aumentato dall’1,25% all’1,70%. Lo segnala il fisico Giorgio Sestili, fondatore e fra i coordinatori della pagina Facebook “Coronavirus – Dati e analisi scientifiche”, riferendosi al rapporto tra i decessi e i casi positivi. Un valore diverso dalla mortalità, che corrisponde al rapporto fra i decessi e la popolazione generale. Se fino al 18 ottobre l’indice di letalità è stati pari all’1,25%, “nelle ultime settimane è salito all’1,34% registrato dal 19 a 25 ottobre all’1,40% nella settimana dal 2 all’8 novembre e all’1,70% nella settimana dal 9 al 15 novembre”. La causa più probabile di questo aumento, secondo il fisico è che “si stiano sottostimando i casi positivi, che aumentano più velocemente rispetto alla capacità di fare i tamponi: la letalità aumenta perché i casi in circolazione sono più di quelli che ci aspettiamo”. Il fatto che molti casi stiano sfuggendo, ha rilevato, emerge anche dal progressivo aumento del rapporto fra casi positivi e tamponi, passato dal 3% di metà settembre al valore massimo del 17,9% registrato il 16 novembre. (ANSA).

 

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