Coop Sociale Sean in liquidazione, garantire stipendi e liquidazione

“Siamo disponibili a discutere soluzioni che garantiscano la continuità del lavoro per i soci dipendenti della Sean. Ovviamente bisogna anche garantire i loro stipendi arretrati e la liquidazione senza che nessuno sia costretto a rinunciarci”.
Ieri vertice in Prefettura con i sindacati confederali e di categoria, i sindaci di Sansepolcro, Badia Tedalda, Il Presidente dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina , il liquidatore della Cooperativa Sociale Sean posta in liquidazione e il responsabile delle cooperative sociali di Legacoop Toscana.
“La situazione di questa cooperativa sociale della Valtiberina è molto grave – sottolineano Alessandra Ricciarini e Maria Rosaria Esposito, dirigenti delle federazioni di categoria di Cgil e Cisl. Il 20 aprile i soci hanno votato la messa in liquidazione volontaria della cooperativa con la nomina del liquidatore in virtù di cinque stipendi arretrati verso i lavoratori, il tfr da erogare ai dipendenti non più in forza, oltre ad altre perdite”.
I sindacati si sono successivamente incontrati più volte con il liquidatore che ha da subito manifestato l’intenzione di affidare i servizi a un altro gestore.
“La proposta per il futuro che ci è stata fatta – annunciano Ricciarini ed Esposito – è quella delle cessione di affitto di ramo d’azienda ad una cooperativa sociale dell’Umbria attraverso un accordo sindacale in deroga alla normativa vigente evitando così, a chi subentra nei servizi, di farsi carico dei crediti dei lavoratori”.
L’accordo sindacale in deroga è stato sollecitato anche da alcuni esponenti istituzionali presenti in prefettura. “La nostra risposta è no – affermano i segretari confederali di Cgil e Cisl, Alessandro Mugnai e Marco Salvini. Con questa procedura i lavoratori direbbero addio a quanto hanno maturato fino ad ora e quindi a stipendi non pagati e Tfr. Non solo: rinuncerebbero anche alla possibilità di eventuale intervento di copertura da parte dell’Inps. Dinanzi a questa ipotesi abbiamo chiesto ai Comuni, ai quali la cooperativa sociale garantiva servizi socio assistenziali ed educativi, di essere disponibili a sottoscrivere un accordo in cui le istituzioni del territorio si facevano garanti nei confronti dei lavoratori. Questa ipotesi non è stata assolutamente accettata”.
Nessun accordo sindacale, quindi. “Adesso attendiamo nuovamente i conti del liquidatore che ancora una volta sono discordanti da quelli già precedentemente comunicati – concludono Ricciarini ed Esposito. Una soluzione può essere quella della dichiarazione dello stato di crisi aziendale che garantirebbe ai lavoratori anche l’intervento da parte dell’Inps . Il nostro obiettivo è dare certezza ai 66 soci lavoratori e dipendenti della Sean ma non facendo pagare a loro le scelte delle quali non hanno assolutamente responsabilità e già note da troppo tempo a tutte le istituzioni del territorio della Valtiberina”

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