Riapre tra pochi giorni la trattativa per il rinnovo del contratto integrativo provinciale della vigilanza privata, un contratto di secondo livello, che dovrebbe portare alcune nuove norme e qualche soldo in pi nelle tasche di centinaia di lavoratori lucchesi: dai ticket mensa aumentati, oggi irrisori, al premio di anzianit reintrodotto e al premio di risultato rivisto. Dice Umberto Marchi, segretario provinciale della Filcams Cgil: ®? un contratto scaduto ormai da tempo, ma a causa del rinnovo di quello nazionale e per effetto di quanto previsto nel protocollo del 23 luglio 1993 non siamo riusciti a partire prima con questa trattativa. ®Quest?anno le organizzazioni sindacali lucchesi sono riuscite a far aprire il tavolo di trattativa con le associazioni datoriali degli istituti di vigilanza dal mese di maggio¯. Un confronto aspro, difficile spiega Marchi: ®Le associazioni datoriali ci hanno chiesto di partire proprio dall?orario di lavoro, unificando l?attuale orario del contratto integrativo, ovvero 36 o 39 ore settimanali per 6 ore giornaliere o 6 ore e mezzo, a quello del contratto nazionale che porta 40 ore settimanali¯. Assemblee con i lavoratori di tutta la provincia hanno dato esito negativo: nessuno voleva tornare a un orario pi faticoso. Riprese le trattative con le associazioni, le organizzazioni sindacali hanno affermato l?indisponibilit a modificare un orario acquisito negli anni. ®Disponibilit invece che diamo – dice Marchi – per accordi d?ingresso a nuove assunzioni¯.da Il Tirreno
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