VIOLENZA DONNE: IL 90% NON LA DENUNCIA

In Lombardia, il 34,8% delle donne di eta’ compresa tra i 16 e i 70 anni e’ stata vittima di una violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Oltre il 90% di queste violenze non sono state denunciate. Il perche’ viene alla luce con una ricerca affidata all’IRer dal Consiglio Regionale della Lombardia, focalizzata sui contesti milanese e bresciano, che punta il dito contro il sistema di valori della famiglia patriarcale, contro la presenza di operatori formati secondo una logica restrittiva e contro la drastica specializzaizone dei Centri di supporto che non sono nella condizione di collaborare. E’ Sonia Stefanizzi, docente di Sociologia presso l’Universita’ degli Studi di Milano Bicocca, nel gruppo di ricerca che ha condotto l’analisi, a spiegare le ragioni che ancora fanno percepire sconveniente ad una donna denunciare la violenza subita: C’e’ un problema legato a certi valori – ha detto -. La famiglia e’ cambiata ma restano i valori tradizionali legati ad un modello tradizonale patriarcale per il quale la donna si trova immersa in una violenza simbolica, che s’adatta male ai cambiamenti delle relazioni tra sessi del mondo occidentale. E l’esaltazione della famiglia scoraggia le donne: chi subisce una violenza in casa si vergogna ad uscire e dire che la sua famiglia non funziona, perche’ il modello le dice che la famiglia va tutelata. La soluzione, secondo i ricercatori, va costruita a partire dalla giovani generazioni, secondo la programmazione a tutti i livelli dell’istituzione scolastica di progetti di educazione ai diritti e di prevenzione della violenza sin dalla scuola primaria perche’ e’ necessario intervenire sulle coscienze dei futuri cittadini per poterli educare al rispetto e all’uguaglianza, in un clima di cultura dei diritti e non della violenza e della disuguaglianza.DA REPUBBLICA.IT

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