Le RSU dei tre stabilimenti facenti capo al Gruppo Imer – IHIMER e IMER INTERNATIONAL – si sono riunite presso la CGIL di Siena per decidere le iniziative di protesta da mettere in atto contro la decisione aziendale di non accogliere la richiesta presentata dalla FIOM CGIL indirizzata ad aprire una trattativa utile a superare lo strappo causato dalla firma del contratto nazionale ad opera delle altre sigle sindacali.La IMER, che attualmente occupa circa 230 dipendenti distribuiti nei siti produttivi di Rapolano, Poggibonsi e Certaldo, un’azienda operante nel settore delle macchine per l’edilizia e movimento terra, dove le relazioni sindacali, spesso burrascose, si sono sempre risolte attraverso la giusta dose di buon senso e volont reciproca nell?individuazione della soluzione pi opportuna. Per questo sorprende l?atteggiamento ostativo e pregiudiziale assunto nell?occasione dall?Azienda, foriero, viene da pensare, di un mutamento delle relazioni sindacali che la IMER intende avere con la sigla sindacale dei metalmeccanici della CGIL, cos come d?altronde sta avvenendo in altre realt lavorative, e questo a dimostrazione di un disegno preordinato a danno della FIOM e dei lavoratori che rappresenta.Per indurre l?Azienda ad un?attenta riflessione affinch non faccia gli stessi errori di altri gruppi industriali, le RSU, unitamente a FIOM CGIL di Siena e Firenze, proclamano lo stato di agitazione permanente di tutte le maestranze, che si tradurr in iniziative di sciopero articolato secondo quanto autonomamente deciso dalle singole RSU di stabilimento. E? stato inoltre deciso il blocco totale delle ore straordinarie e di qualunque altra flessibilit di orario.La FIOM CGIL invita l?Azienda ad un ripensamento affinch abbandoni queste anacronistiche posizioni antisindacali e riscopra la sua originaria vocazione contrattuale, cos da evitare ulteriori momenti di tensione e conflittualit , che in assenza di risposte, a partire dal mese di settembre, saranno destinati inevitabilmente ad intensificarsi.ÿ
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