IMPRENDITORE UCCISO: COGNATA VITTIMA,NON SI UCCIDE PER SOLDI

Non riescono a darsi pace i parenti e i vicini di Stefano Romanini, 46 anni, sposato con Giuliana 44 anni, padre di Serena e Stella, rispettivamente 26 e 22 anni, ucciso stamani davanti alla sua abitazione in via Battisti a Camaiore (Lucca). Simonetta Pellegrini, cognata di Romanini Š incredula, non si pu• uccidere per soldi, non fatemi dire altro, dice sconvolta e sorretta dal marito Giuliano Moriconi che Š stato fra i primi ad arrivare in strada e prestare aiuto al cognato. Aveva diverse ferite ed era in una pozza di sangue: ha perso subito conoscenza – dice Moriconi -. Mi sono reso conto che era molto grave. Non riesco a spiegarmi il perch‚ di questa cattiveria nei suoi confronti. Michele Giovannetti, geologo, ha avuto rapporti di lavoro con la vittima. Abita vicino a lui, ma stamani – dice – dormivo e non ho sentito i colpi di pistola con i quali lo hanno ucciso in questo modo barbaro. E’ una cosa inaudita: Camaiore Š un paese tranquillo, come tranquillo era Romanini. Anche altri vicini dicono che l’uomo non ha mai avuto problemi. La sua Š una famiglia tranquilla – dice Donatella – tutto questo sembra una scena da Far West, un film. Non riesco ancora a capacitarmi che Š tutto vero. La polizia che conduce le indagini non si sbilancia. L’ omicida sembra essere una persona esperta che intendeva colpire mortalmente l’uomo, anche se alcuni colpi degli 11 sparati sono finiti nell’auto della vittima e sul muro di un ristorante davanti al quale questa era parcheggiata. Romanini prima di mettersi in proprio con una ditta di escavazioni aveva lavorato come dipendente. La sua Š un’azienda con pochi dipendenti: prima si chiamava ‘Romanini escavazioni’ ma da tre mesi aveva cambiato intestazione in ‘Serena Escavazioni’, dal nome di una delle figlie. (ANSA).

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