Ritengo che chi ha svolto ruoli di direzione politica nazionale, a partire dagli anni ’90 in poi, abbia esaurito il proprio ciclo e debba lasciare gli impegni di prima linea e ritagliarsi un ruolo utile di ‘padre nobil che sono certo verr ascoltato e apprezzato. Lo afferma, parlando del suo partito, il Pd, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sul suo profilo Facebook. Gli organi dirigenti del Pd, che mi auguro vengano rafforzati e rinnovati – sottolinea Rossi – dovranno essere composti da una nuova classe dirigente proveniente dal territorio e selezionata in base alle prove di capacit e competenza. Nello specifico penso che la segreteria, gi rinnovata, debba essere rafforzata, mentre la direzione nazionale deve essere fortemente ridotta in modo da potersi riunire velocemente e discutere davvero le scelte politiche. Allo stesso modo ritengo – prosegue il governatore della Toscana – che se dovessimo conquistare la maggioranza e governare il Paese non ci potremmo certo presentare con gli stessi ministri e sottosegretari degli ultimi governi di centrosinistra. Mi sembra che cos accada regolarmente nella maggior parte degli enti locali che amministriamo e nelle regioni che governiamo. E penso di non sbagliarmi se dico che pi o meno ci che accade anche in tutta Europa.Insomma – afferma ancora il presidente Rossi – bene non presentarsi agli elettori con le stesse persone che hanno gi ricoperto pi volte ruoli di governo soprattutto quando quella squadra stata battuta alle elezioni, com’ avvenuto nel 2008. Anche alla guida del Paese dove presto – mi auguro – torneremo c’ bisogno di rinnovare la nostra presenza con donne e uomini nuovi e competenti. Secondo Rossi, per quanto riguarda invece le candidature al Parlamento il discorso diverso; come lo in realt in tutte le democrazie occidentali. In generale va bene il limite di due mandati, preferibile per me a quello di tre, ma – conclude – possono esserci eccezioni, purch tutti si sottopongano alle primarie e abbiano dai nostri elettori fiducia e consenso. (ANSA).
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