ESODATI: DAMIANO (PD), NESSUN LAVORATORE PUO’ RIMANERE SENZA TUTELE

Grazie all’iniziativa unitaria della commissione Lavoro della Camera, cominciano ad affiorare nuove quantificazioni relative ai lavoratori rimasti senza reddito a seguito della riforma previdenziale.La tabella data ieri dal ministro Fornero, anche se indica ancora numeri limitati (8977 lavoratori con decorrenza della pensione entro il 31 dicembre 2014 e con un onere di 440,8 milioni di euro calcolati fino al 2020) parla di una estensione della salvaguardia’ nel 2013 e ’14 oltre i 120 mila lavoratori gia’ previsti. Questo dimostra che avevamo ragione sostenendo che non tutte le situazioni si erano risolte. E’ questa la direzione che vogliamo intraprendere.Queste prime cifre non includono ancora tutte le famiglie’ di lavoratori interessati al problema della mancanza di reddito.Lo afferma Cesare Damiano, capogruppo Pd nella commissione Lavoro di Montecitorio, che aggiunge: Per questo presenteremo emendamenti unitari alla Legge di Stabilita’ basati sulla proposta di legge precedentemente elaborata, la 5103. E’ importante che il governo abbia previsto la costituzione di un Fondo per salvaguardare questi lavoratori nella Legge di Stabilita’ ma, per quanto ci riguarda, nessun lavoratore puo’ rimanere nei prossimi anni senza tutele: in esso devono confluire le risorse necessarie, perche’ i 100 milioni gia’ previsti sono del tutto insufficienti, anche utilizzando gli eventuali risparmi che potrebbero derivare dai 9 miliardi di euro gia’ stanziati a copertura dei primi 120 mila lavoratori. Non sarebbe la prima volta che le risorse disponibili non vengono tutte spese: in questo caso non vogliamo che tornino alla Tesoreria ma che confluiscano nel Fondo per tutelare altri lavoratori. ASCA

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