Vogliamo dirlo con chiarezza: la chiamata alle armi nel fronte del S e in quello del No, che si sta accentuando mano a mano che si avvicina il 4 dicembre, non ci piace e non ci appartiene. Se non basta, aggiungiamo che un madornale errore che fa male al Paese, abbiamo detto fin dall’inizio dell’attivit del nostro comitato che siamo dei moderati, non accettiamo nessun coinvolgimento politico, non facciamo parte di nessun schieramento pre o post costituito. Insomma niente ‘accozzaglie’. Il nostro ‘no’ si riferisce esclusivamente a questa riforma, a come stata costruita, agli effetti – secondo noi negativi – che potr avere sulla vita legislativa e istituzionale del Paese. Questo quello che ci interessa. Lo riporta una nota il comitato fiorentino dei Cattolici Popolari per il ‘No’ a proposito della campagna sul referendum costituzionale del 4 dicembre. Lasciamo ad altri – prosegue il testo – leggere tutto e solo in chiave politica, parlare di referendum pro o contro il governo e il suo premier, oppure vagheggiare governi tecnici o di scopo, o ancora fare del referendum una sorta di cavallo di Troia, con al posto di Ulisse o Grillo, o Salvini o lo stesso Renzi, a seconda dei gusti e dei convincimenti politici. Noi siamo e restiamo contrari alla riforma costituzionale e all’ Italicum: si faranno norme diverse e chiare per scegliere i nuovi senatori e si modificher l’Italicum? Bene, ma il 4 dicembre si vota su quello che prevede la riforma e il 4 dicembre sar sempre in vigore l’Italicum. Il dopo tutto da vedere. Non alziamo n la voce n polveroni, non profetizziamo sciagure e nemmeno crediamo che tutto debba restare immobile per trenta anni. Ma in nome dei valori e dei principi che ci accomunano il nostro un No convinto, sereno, ma deciso.(ANSA).
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