Domani, venerd 11 maggio, sciopero nazionale per l’intera giornata dei lavoratori marittimi, portuali e dei servizi tecnico nautici. Lo fanno sapere unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, spiegando che la protesta, garantendo le prestazioni minime previste dal contratto nazionale e dalla legge sullo sciopero, riguarder per l’intera prestazione tutti i lavoratori dei porti, i soci delle imprese articoli 16, 17 e 18, i dipendenti delle Autorit di Sistema Portuale. Per l’interno turno stop ai rimorchiatori, ormeggiatori e piloti, per 8 ore gli amministrativi, gli operai, le biglietterie, il personale in servizio giornaliero e turistico ed infine le navi traghetto e da carico presenti nei porti nazionali subiranno ritardi di 24 ore alla partenza. Alla base dello sciopero – spiegano – i casi di autoproduzione nelle operazioni portuali, a dispetto di quanto previsto dalla legge 8494 sui porti, con conseguenti ricadute sul tema della sicurezza, gli atteggiamenti e le azioni delle singole Autorit di sistema portuale. Le azioni delle singole Autorit , sostengono i sindacati, minano fortemente lo sviluppo economico ed occupazionale dei porti e dello shipping nazionale oltre all’evidente rischio di indebolimento delle relazioni industriali e le gravi violazioni procedurali a favore di terzi per contrastare il diritto di sciopero. Inoltre lo sciopero motivato – aggiungono – anche dalle lacune che evidentemente hanno contribuito alla lunga e recente serie di infortuni sul lavoro, anche mortali. L’attenzione sul tema della sicurezza deve sempre essere alta ed sempre pi evidente la necessit di completare l’iter di aggiornamento dei decreti legislativi 27199 e 27299 con particolare attenzione ai rischi da interferenze. (ANSA).
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