8 marzo: a Pisa flash mob sotto la Torre Nel 2021 già 19 segnalazioni codice rosa ospedale, 63 nel 2020

Circa un centinaio di persone, uomini e donne, hanno manifestato a Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano in vista dell’8 marzo, partecipando alle iniziative promosse dal Pd. L’evento clou sotto la Torre pendente: una cinquantina i partecipanti tra cui Valeria Valente, commissaria del partito, l presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, l’assessore regionale, Alessandra Nardini e il consigliere regionale Andrea Pieroni, che hanno dato vita a un flash mob al grido ‘Mai più sole’, indossando un nastro, scarpe e mascherine rosse. “Abbiamo scelto di chiedere un gesto di responsabilità agli uomini, perché la violenza maschile sulle donne è un problema che riguarda loro”, “siano in primissima linea per combattere questo fenomeno che non conosce battute d’arresto”, ha detto Valente, che è anche presidente della commissione d’inchiesta del Senato sul femminicidio e violenza di genere. Secondo dati diffusi dalla Società della salute, da inizio anno si registrano già 19 segnalazioni al codice rosa dal Pronto soccorso o forze dell’ordine che, unite alle 63 del 2020, fanno salire a 82 il computo complessivo dei casi di violenza e maltrattamento segnalati attraverso questo canale nella zona Pisana. Ancora i contatti con il Telefono donna del Centro antiviolenza hanno registrato un’impennata specie nel primo semestre 2020, +12,8%, con un picco poi tra giugno e luglio a cui però non è corrisposto un aumento delle denunce o degli allontanamenti perché “il lockdown ha dato ai maltrattanti due elementi fondamentali per loro: il maggiore isolamento cui sono state costrette le vittime di violenza e il maggior controllo esercitato nei loro confronti”. La Sds rivela, infine, che nel 2020 nella casa d’emergenza a indirizzo segreto sono state accolte 21 donne insieme a 9 minori, altre 5 con altrettanti minori nella Casa rifugio e ancora 5 donne e 6 minori nell’appartamento dedicato alla convivenza guidata e nell’abitazione dedicata all’autonomia. Una cinquantina, invece, gli uomini maltrattanti indirizzati dal servizio sociale verso l’associazione Nuovo maschile. – (ANSA).

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