Con il ’68 e le grandi lotte dell’autunno caldo ci furono conquiste di cui ancora oggi beneficiamo, come la settimana lavorativa di 40 ore, che prima arrivava anche a oltre 50, la parit normativa tra impiegati e operai, perch prima c’erano normative diverse attraverso le quali il datore di lavoro poteva meglio dividere e manipolare i propri dipendenti, o l’aumento salariale uguale per tutti e la tredicesima mensilit che prima era un sogno impensabile. Lo ha detto Mario Capanna, politico, scrittore, uno dei principali leader del movimento giovanile del Sessantotto, intervenendo oggi a Pistoia. Capanna ha partecipato al primo appuntamento dell’edizione 2019-20 di ‘Scenari del XX secolo’, progetto di approfondimento della storia del ‘900, realizzato dalla Provincia di Pistoia in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e dell’et contemporanea pistoiese, che quest’anno dedicato al Sessantotto e ai movimenti giovanili di quel periodo. Capanna ha parlato dell’attualit e delle conquiste del ’68 agli studenti delle scuole superiori pistoiesi che partecipano al progetto. Il potere, ogni potere, non ne faccio questioni di colore o di governi, ha tutto l’interesse ad avere dinanzi a s cittadini dotati del minimo di memoria storica – ha aggiunto -, che cos li pu manipolare pi facilmente. Il potere ha terrore di trovarsi di fronte a cittadini dotati del massimo di memoria storica e dunque di conoscenza. Per questo dotarsi di memoria storica vera fondamentale.(ANSA).
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