Morto Enzo Lanini, il cordoglio della Cgil di Lucca

La Cgil Lucca piange la scomparsa di Enzo Lanini, storico compagno e sindacalista che, nella serata di giovedì 20 giugno, si è spento serenamente dopo un breve ricovero in ospedale. La nostra solidarietà va alla sua famiglia e ai suoi amici, che, come noi,
hanno perso una persona di grande valore.

I compagni della Cgil Lucca lo ricordano con affetto per il grande impegno per la causa dei lavoratori, per la sua cultura, la sua decisione, il suo fervido interesse per quello che accadeva nel mondo e per aver sempre messo i suoi valori al primo posto, anche
prima della sua stessa persona.

Entrato in Cgil all’inizio degli anni ‘70 passando per le porte delle fabbriche, Enzo si era avvicinato al sindacato come naturale prosecuzione del suo impegno e del suo interesse per i diritti dei lavoratori. Pienamente in linea con i suoi ideali, era cresciuto
assieme ai lavoratori che rappresentava a suon di mobilitazioni, lotte, scioperi e vertenze, cercando di creare un movimento operaio che fosse in grado di migliorarsi costantemente, fino a poter diventare un fattore centrale per un cambiamento profondo nella
società. Nel corso della sua vita, non ha infatti mai abbondonato la sua visione del mondo, nella speranza che il suo operato, quello dei lavoratori e del sindacato, potesse portare ad un modello sociale più egualitario, in cui gli stessi lavoratori fossero
al centro della vita politica ed economica.

I risultati da lui conseguiti, ma soprattutto la persona seria, volenterosa, pragmatica e competente che era, lo hanno poi portato, nel 1977, a diventare Segretario della Cgil della Mediavalle/Garfagnana. Enzo fu anche precursore nella lotta per l’ambiente,
impegnandosi nel tentativo di cambiare il modello di sviluppo, a partire dalla riconversione della produzione di una fabbrica di armamenti della zona. Obbiettivo per il quale impegnò il personale dello stabilimento in una lotta che portò infine ad un accordo
con la dirigenza per modificare la produzione.

Anche in età avanzata non aveva mai abbandonato il sindacato, continuando la sua militanza nello Spi Cgil e prestando il suo sguardo attento alle sfide che gli si ponevano di fronte. In questo periodo della sua vita ebbe inoltre modo di scrivere molti libri,
nei quali si può ritrovare la realtà di quello che succedeva davanti e dentro alle fabbriche, e che presentano delle attente analisi delle problematiche della società odierna, così come quella dell’inizio della sua attività sindacale, ma anche degli spunti
da cui partire per migliorare questa situazione.

“In questo ultimo periodo – ricorda Fabrizio Simonetti, Segretario Generale della Cgil Lucca – avevamo stabilito un rapporto di affetto ed amicizia, fatto di continui scambi di idee ed opinioni sui principali avvenimenti sindacali e politici, che dimostravano
la lucidità della sua mente. Le sue considerazioni lo riportava sempre all’esperienza del nostro passato, dall’Italia sotto il giogo nazifascista, animata dalla resistenza partigiana, alle grandi lotte operaie che hanno caratterizzato il dopoguerra fino agli
anni ‘80. Ciao Enzo, con te se ne va un amico e una parte della storia della Cgil provinciale. Adesso sarà compito nostro raccogliere il testimone e proseguire il tuo impegno.”

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