Appalti e lavoro, siglato protocollo Comune Firenze-sindacati. Cgil e Fillea: “Modello da esportare”

Trasparenza, rigore, sicurezza, inclusione e responsabilizzazione dei committenti privati, il Comune di Firenze sigla accordo con i sindacati sugli appalti. “Accordo storico nell’interesse di lavoratori e imprese, stop a ribassi su salari e sicurezza”. Bernardo Marasco: “C’è una svolta nella qualificazione del lavoro negli appalti; gli appalti non sono più luogo di risparmio sul costo del lavoro ma quello dove si investe nella qualità del lavoro e nella sicurezza sul lavoro: più salario, più diritti, più tutele per chi lavora. L’auspicio è che questo diventi un modello da esportare”. Alessandro Genovesi e Marco Carletti (Fillea Cgil nazionale e Firenze): “Un protocollo tra i più avanzati, avanti così”

Trasparenza, rigore, pari opportunità e inclusione lavorativa dei disabili, sicurezza nei cantieri e responsabilizzazione dei committenti privati. Sono i punti cardine del protocollo d’intesa siglato stamani dal sindaco Dario Nardella con le rappresentanze sindacali, alla presenza degli assessori all’educazione Sara Funaro e alla mobilità Stefano Giorgetti.
Nello specifico l’accordo prevede: trasparenza in tutti gli appalti del Comune di Firenze sia di lavori che di servizi che forniture, l’amministrazione incontrerà le organizzazioni sindacali per illustrare e analizzare la programmazione dei lavori pubblici, e ci saranno accordi per Cantieri trasparenti in analogia a quanto già fatto per le tramvie in appalti di importo superiore a due milioni di euro; rigore nell’applicazione dei contratti, prevedendo quindi di utilizzare il contratto collettivo nazionale e i contratti integrativi regionali o territoriali e previsione di costo della manodopera e sicurezza non ribassabili; pari opportunità di genere e inclusione lavorativa dei disabili con l’utilizzo degli strumenti premiali; per garantire la sicurezza dei cantieri utilizzo degli strumenti premiali nei bandi di gara ed istituzione del tavolo permanente per la sicurezza negli appalti di importo superiore a un milione di euro e no al subappalto a cascata; e per la responsabilizzazione dei committenti privati la creazione di una banca dati dei cantieri privati condivisa con i soggetti competenti al controllo al fine di verificare il rispetto delle regole dei cantieri privati.

“E’ il primo protocollo del genere in Italia, che definirei storico per quanto riguarda sicurezza e trasparenza dei cantieri – dichiara il sindaco Dario Nardella -. Dopo la tragedia di via Mariti era necessario uno scatto in avanti, lo abbiamo fatto e mi auguro che anche il Governo faccia lo stesso per una situazione ancora molto grave e allarmante. Questo accordo varrà per tutti gli appalti di opere pubbliche e servizi del Comune di Firenze e ci impegniamo ad applicarlo da subito per tutti i nuovi contratti. In particolare sottolineo lo stop ai subappalti a cascata e lo stop ad ogni forma di ribasso che possa portare risparmi su salari e sicurezza. Infine stabiliamo una completa trasparenza attraverso una condivisione della programmazione annuale di tutti gli appalti con i sindacati e ove necessario l’organizzazione di incontri specifici. Un punto molto innovativo è l’impegno a creare una banca dati per monitorare anche i cantieri privati dichiarandosi disponibili ad attuare accordi specifici con i soggetti competenti ai controlli. Tutto questo lo facciamo nell’interesse dei lavoratori e delle imprese: sicurezza e trasparenza devono diventare regole per tutti”.

“E’ un accordo estremamente importante – sottolinea l’assessore Funaro – sulla scia di un lavoro fatto dalla giunta per dare attenzione ai lavoratori e alla sicurezza e per dare dignità al lavoro. Abbiamo già approvato la delibera sul salario minimo e oggi abbiamo questo nuovo accordo perché la sicurezza deve essere la priorità. Come assessore alla scuola ho applicato uno dei primi cantieri trasparenti del Comune e oggi proseguiamo quel percorso. Il Comune fa la propria parte e il Governo deve fare altrettanto, senza indietreggiare”.
“Questo protocollo – aggiunge l’assessore Giorgetti – segue quello approvato in Città metropolitana sulla sicurezza dei cantieri della tramvia, un appalto molto impegnativo con quasi 400 milioni di euro e centinaia di lavoratori coinvolti sui cantieri. E’ il segnale che l’amministrazione ha a cuore lavoratori e sicurezza e non arretra nelle tutele”.

“Si tratta di un accordo importante – dice Bernardo Marasco (segretario generale Cgil Firenze) – perché per la prima volta si definiscono i contratti nazionali da applicare o comunque ci si impegna a migliorare le condizioni contrattuali (per raggiungere i trattamenti contrattuali minimi previsti nella delibera di giunta sul salario), si stoppano i contratti pirata, si ferma il subappalto a cascata, si certifica la non ribassabilità del costo del lavoro e dei costi per la sicurezza, si stabilisce l’applicazione del ‘cantiere trasparente’ con la badgeatura per gli appalti sopra i due milioni di euro, si impone la clausola sociale nel cambio d’appalto, si individuano misure per esportare anche negli appalti privati le buone pratiche. Insomma, c’è una svolta nella qualificazione del lavoro negli appalti; gli appalti non sono più luogo di risparmio sul costo del lavoro ma quello dove si investe nella qualità del lavoro e nella sicurezza sul lavoro: più salario, più diritti, più tutele per chi lavora. L’auspicio è che questo diventi un modello da esportare”.

“Con la firma del protocollo di stamani abbiamo applicato nel migliore dei modi le relazioni sindacali – prosegue Fabio Franchi (segretario generale Cisl Firenze-Prato) -. Da una volontà dichiarata dell’attuale giunta di dare risposte giuste al salario negli appalti nel comune di Firenze, con la firma del protocollo abbiamo riportato quella volontà nell’alveo che è proprio dei temi salariali, quello della contrattazione, partendo dalla corretta applicazione contrattuale. C’è poi un ulteriore impegno sul fronte della limitazione dei subappalti a cascata, della sicurezza e di come estendere queste regole agli appalti privati”.

“Apprezziamo la disponibilità, espressa soprattutto in questi ultimi mesi, dall’amministrazione Comunale nell’accogliere le nostre proposte per migliorare la dignità del lavoro, anche attraverso l’applicazione di Contratti nazionali sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro – conclude Leonardo Mugnaini (coordinatore Uil Firenze) -. Il patto siglato oggi mette solide basi per un futuro migliore dei lavoratori e delle lavoratrici che operano negli appalti e ci auguriamo che questa disponibilità delle istituzioni rimanga costante durante tutto il mandato. E’ un accordo importante, che però non si esaurisce con la firma: va applicato, monitorato e lo faremo nei tre anni che ci siamo dati come orizzonte”.

Nel dettaglio, il protocollo prevede anche: obbligo dell’amministrazione comunale a verificare che, se viene proposto in sede di offerta un diverso contratto, lo stesso garantisca ai dipendenti le stesse tutele economiche e normative di quello indicato dalla stazione appaltante; per i contratti di durata, inserimento nei bandi di gara di specifiche clausole sociali relativamente al riassorbimento complessivo della manodopera già impiegata nell’appalto; che il prezzo non superi il 10% sul punteggio complessivo disponibile (e comunque non oltre il 20%); inserimento tra i criteri premiali dei bandi di gara le modalità di gestione della sicurezza; impegno, in conformità con l’articolo 119 comma 17 del nuovo codice degli appalti, per generalizzare il divieto di subappalto a cascata; inserimento di clausole risolutive del contratto anche nel caso in cui successivamente alla stipula del contratto intervengano elementi interdittivi sulla documentazione antimafia; per appalti di lavori di importo superiore a 1 milione di euro istituzione del Tavolo Permanente della Sicurezza, composto da tutti gli RLS aziendali, un RLST, il coordinatore della sicurezza in fase esecutiva, gli RSPP aziendali, la Direzione Lavori.

LA NOTA FILLEA CGIL

Appalti, Alessandro Genovesi (segretario generale Fillea Cgil nazionale) e Marco Carletti (segretario generale Fillea Cgil Firenze): “Protocollo Firenze tra i più avanzati, avanti così”

“Il protocollo sugli appalti sottoscritto oggi a Firenze, da CGIL, CISL e UIL e Comune, rappresenta una buona notizia di rilievo nazionale, in piena continuità e coerenza con i protocolli relativi ai lavori del Giubileo a Roma e quello sottoscritto qualche tempo fa a Bologna. A dimostrazione che la tutela dei lavoratori e della loro sicurezza, la trasparenza e il coinvolgimento delle parti sociali si possono coniugare perfettamente con la realizzazione di grandi e piccole opere per la cittadinanza, facendo presto ma anche bene”. Così i Segretari Generali della Fillea Cgil Nazionale e della Fillea Cgil di Firenze, Alessandro Genovesi e Marco Carletti commentano la sottoscrizione del Protocollo sugli Appalti con il Comune di Firenze.
“L’importanza del protocollo – continua la Fillea Cgil – è anche la migliore risposta che si poteva dare dopo i drammatici fatti del cantiere Esselunga, non solo per le tutele aggiuntive all’attuale Codice che riguardano gli appalti pubblici, ma anche per gli impegni e gli strumenti, che dovranno nei prossimi mesi diventare operativi, in relazione agli appalti privati di grandi dimensioni.”
“Questa rappresenta una novità a livello nazionale, frutto anche delle lotte dei lavoratori edili che hanno obbligato il Governo, poche settimane fa, a modificare l’art. 29 del Dlgs. 276/2003 reintroducendo l’obbligo di applicare i trattamenti economici e normativi stabiliti dai CCNL firmati dalle organizzazioni più rappresentative lungo l’intera filiera di appalti e subappalti, con l’attività oggetto di appalto che individua il CCNL di riferimento e non l’opposto”.
“A questa novità – continuano Genovesi e Carletti – rappresentata da un ruolo attivo del Comune nel verificare le tutele negli appalti privati si aggiungono altri importanti impegni: l’obbligo di applicare i CCNL edili identificati con gli specifici codici per tutte le attività rientranti nell’allegato X del testo unico per la sicurezza; la proceduralizzazione delle verifiche, in capo ai Responsabili unici del procedimento (RUP), per la parità di trattamento economico e normativo e rispetto dello stesso CCNL tra lavoratori in appalto e subappalto; la verifica degli indicatori organizzativi in caso di ribasso sui costi della manodopera; la verifica del Durc di Congruità e la sua valenza anche ai fini dei recessi contrattuali; la prevalenza dell’ Offerta Economicamente più Vantaggiosa invece che del massimo ribasso con garanzia del 70% del valore sull’offerta tecnica e su condizioni di migliore organizzazione come puntualmente indicati; la riduzione del ricorso al subappalto e per gli appalti di lavori la generalizzazione del divieto di subappalto a cascata”.
“Importanti anche i riferimenti alle norme anti mafia, alla trasparenza e alla possibilità di implementare modelli come quello legati al cantiere trasparente che segnano una delle migliori pratiche oggi nel Paese”.
“Ora – conclude il sindacato degli edili CGIL – si tratta ovviamente di applicare l’intesa, vigilare come Fillea Cgil insieme alla Camera del Lavoro, bando per bando e appalto per appalto, il suo rispetto integrale, ma le premesse per fare un buon lavoro, in tutti i sensi, vi sono”.

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