“Sfruttare l’IA tutelando i diritti delle persone”: il documento di 90 parti sociali europee del settore banche

90 parti sociali a livello europeo e nazionale si sono riunite oggi a Bruxelles per assistere alla firma da parte delle parti sociali europee del settore bancario di una Dichiarazione congiunta sugli aspetti occupazionali dell’intelligenza artificiale. Questa dichiarazione è l’inizio di un processo in corso sull’IA e anche il culmine di un’ampia collaborazione e dialogo tra le parti interessate, tenendo conto delle sfide e delle opportunità dinamiche del settore nell’introduzione di processi e sistemi che utilizzano l’IA. I lavori sono stati conclusi da Anna Maria Romano, presidente Uni Finance, che ha detto: “E’ un documento importante, strumento concreto, moderno e avanzato per guardare al cambiamento portato dall’avvento dall’intelligenza artificiale, per governarlo a favore delle persone, di lavoratrici e lavoratori e dei loro diritti sociali”.

“L’introduzione dell’IA sul posto di lavoro comporta sia rischi che opportunità per i dipendenti delle banche. Il dialogo sociale a tutti i livelli è fondamentale per garantire che i sistemi di IA siano implementati in modo responsabile. Riconosciamo l’impegno assunto oggi dalle parti sociali della Banca europea nei confronti del dialogo sociale, compresa la contrattazione collettiva, a tutti i livelli.” – Michael Budolfsen, Presidente di UNI Europa Finance.
Questa dichiarazione si basa sulla ricca storia di dichiarazioni congiunte firmate dalle parti sociali europee negli ultimi cinque anni, come la Dichiarazione congiunta sul telelavoro nel settore bancario europeo (2017), la Dichiarazione congiunta sull’impatto della digitalizzazione sull’occupazione (2018) e la Dichiarazione congiunta sul lavoro a distanza e le nuove tecnologie (2021).
Inoltre, trae spunto dal progetto biennale delle parti sociali finanziato dalla Commissione europea, “Il settore bancario nel 2030: come le attuali tendenze globali e in particolare l’Intelligenza Artificiale (IA) plasmeranno il futuro dell’industria bancaria europea e dei suoi dipendenti?”.
La firma è avvenuta in occasione della conferenza finale del progetto “Banking in 2030”, che ha visto lo svolgimento di ricerche a tavolino e interviste di settore in tutta l’UE da parte di Arix Business Intelligence GmbH e tre workshop europei a Parigi, Stoccolma e Zagabria con la partecipazione delle parti sociali locali.
“Questa dichiarazione congiunta segna un momento importante nel dialogo e nella collaborazione in corso con le nostre controparti sindacali nel settore bancario. Affrontando gli aspetti occupazionali dell’Intelligenza Artificiale, stiamo gettando le basi per un futuro che dia priorità sia all’innovazione che alla nostra forza lavoro”. – Jens Thau, presidente del Comitato bancario dell’EBF per gli affari sociali europei.
L’ascesa dell’intelligenza artificiale presenta sia sfide che opportunità, come evidenziato dai risultati del progetto “Banking in 2030”. L’accelerazione della digitalizzazione, aggravata dalla pandemia COVID-19, ha spinto l’adozione dell’IA nel settore bancario, rimodellando le interazioni con i clienti e i paradigmi operativi per i dipendenti. Riconoscendo il potenziale di trasformazione dell’IA, le parti sociali europee sottolineano l’importanza di un impegno comune proattivo e di un uso responsabile di questa tecnologia.
“Il settore finanziario ha assunto un ruolo guida nel garantire che i lavoratori possano influenzare l’IA sul posto di lavoro. Questi impegni saranno un utile strumento per UNI Europa Finance e per i nostri sindacati affiliati per negoziare accordi collettivi sull’IA sul posto di lavoro.” – Maureen Hick, Direttrice di UNI Europa Finance

I punti salienti della Dichiarazione congiunta comprendono:

Definizione di Intelligenza Artificiale: fornire una comprensione completa, in linea con la definizione dell’UE contenuta nella legge sull’IA, dell’IA e delle sue caratteristiche principali, sottolineando l’importanza della trasparenza e della supervisione umana nel suo impiego.

Dialogo sociale: Il dialogo sociale a tutti i livelli, compresa la contrattazione collettiva, rappresenta uno strumento efficace e positivo per affrontare l’impatto delle nuove tecnologie e della digitalizzazione sul luogo di lavoro. Le Parti Sociali Europee si impegnano a continuare il monitoraggio e l’analisi dei relativi effetti, anche per quanto riguarda l’evoluzione diversificata dei modelli organizzativi del lavoro.

Stato attuale e uso responsabile: Riconoscere la crescente diffusione dell’IA nel settore bancario e sostenere un approccio responsabile, trasparente e imparziale al suo utilizzo, in particolare nelle funzioni legate alle risorse umane.

Salute e sicurezza: Per quanto riguarda l’uso dei sistemi di IA, le parti sociali europee raccomandano di effettuare regolarmente valutazioni congiunte dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL) che includano gli effetti della gestione algoritmica.

Formazione e sviluppo delle competenze digitali: Evidenziare la necessità di una continua riqualificazione e aggiornamento per adattarsi all’evoluzione del panorama digitale e colmare il divario digitale per avere una forza lavoro adatta al futuro. Le parti sociali europee incoraggiano fortemente la Commissione europea e i governi nazionali a finanziare tali formazioni. “L’uomo al comando è una funzione vitale nei processi e nei sistemi di intelligenza artificiale, e questa funzione beneficerà di una formazione e di una riqualificazione in funzione dello sviluppo della tecnologia. Abbiamo iniziato questo progetto prima che venissero creati programmi come ChatGPT, che sono già molto diffusi”. – Michael Kammas, vicepresidente di EBF BCESA e direttore generale dell’Associazione delle banche di Cipro.

Diritti digitali: Le Parti Sociali Europee ritengono che il crescente utilizzo dell’IA renda necessario mantenere una serie di diritti digitali individuali e collettivi in conformità con la legge applicabile e con i contratti collettivi di lavoro.

Monitoraggio e valutazione: Impegno a monitorare e valutare costantemente l’attuazione della Dichiarazione congiunta a livello nazionale, settoriale e aziendale, con particolare attenzione al dialogo sociale, alla contrattazione collettiva e alla condivisione delle migliori pratiche.

“Nell’affrontare le complessità dell’integrazione dell’IA nel settore bancario, è indispensabile dare priorità all’equità, alla trasparenza e agli approcci incentrati sull’uomo. Questa Dichiarazione congiunta sottolinea il nostro impegno collettivo a far progredire l’innovazione tecnologica, proseguendo al contempo il dialogo sociale sui diritti dei lavoratori.” – Sébastien de Brouwer, vice direttore generale della Federazione bancaria europea.

“Questa dichiarazione congiunta è la prima a stabilire standard reciprocamente concordati sull’IA che fissano confini e tutele chiare per i lavoratori del settore bancario europeo. La dichiarazione è un buon inizio e ora dobbiamo fare uno sforzo comune per garantirne l’ampia applicazione.” – Elke Maes, vicepresidente di UNI Europa Finanza

Le parti sociali europee effettueranno una valutazione completa di questa dichiarazione congiunta verso la fine del loro programma di lavoro 2025-2026. In conclusione, le parti sociali europee ribadiscono il loro impegno a promuovere un approccio collaborativo e inclusivo per sfruttare il potenziale dell’IA, salvaguardando al contempo gli interessi di tutte le parti interessate del settore bancario europeo.

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