Siena, un morto e un ferito sul lavoro. La Cgil: “Mobilitarsi per la sicurezza”

Alice D’Ercole, segretaria generale CGIL Siena, ha commentato l’ennesima giornata di infortuni sul lavoro (di cui uno mortale). “E’ una strage che non ha fine, le persone escono per andare a lavoro e non fanno ritorno a casa”

IL SERVIZIO DI GAZZETTA DI SIENA

 

LA NOTA FIOM SIENA

Il tubolare che oggi a Montepulciano ha colpito al petto, uccidendolo, il giovanissimo operaio metalmeccanico Manuel Cavanna, peraltro per ragioni ancora oscure, ha trafitto anche tutte e tutti noi, ma nonostante l’inquietante analogia con altre morti sul lavoro non lacera l’indifferenza di parte rilevante delle Istituzioni e del ceto imprenditoriale del Paese, che appaiono inescusabilmente distratte e, da ultimo, inspiegabilmente silenziose – come per gli accertamenti in corso per la strage dell’Esselunga.

E’ ancora una volta una morte che colpisce un lavoratore di una ditta esterna a quella che ha sede dove si è verificato il luttuoso accadimento.

La FIOM CGIL di Siena condanna fermamente sia l’odiosa prassi di incrementare utili a discapito della formazione e della sicurezza, sia l’omertà che palesemente avvolge simili tragici episodi, soprattutto quando sembrano coinvolte società riconducibili a notabili della politica o di qualche lobby, mentre si piange un’altra vittima di questa strage che – se non voluta – è certamente male osteggiata.

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