La Cgil Toscana esprime la propria solidarietà all’Assessora regionale Alessandra Nardini, chiamata in causa nell’esercizio delle sue funzioni e prerogative da una faziosa e infondata polemica costruita da esponenti della Lega per aver ribadito, nell’ottica di un’istituzione scolastica pubblica, laica ed inclusiva, il diritto/dovere della dirigenza scolastica di scegliere autonomamente alcuni giorni di chiusura da inserire nel calendario dello svolgimento dell’attività scolastica.
Una polemica strumentale e intellettualmente disonesta, quindi, da parte di chi evidentemente in ansia da prestazione preelettorale continua a soffiare pericolosamente sul fuoco del razzismo e dell’intolleranza non solo verso le diversità ma anche verso la laicità ed il buon senso civico di chi continua a considerare la scuola come un luogo di incontro e crescita comune e non come luogo di scontro tra culture diverse.
E’ fondamentale l’attuazione della costituzione nel garantire effettivamente pari libertà di pensiero religioso: ciò significa appunto anche rendere agibile la possibilità di culto in una situazione, inoltre, in cui aprirsi alle differenze ed alla contaminazione aiuta a prevenire i conflitti