Don Gherardo Gambelli designato vescovo di Firenze, Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana): “Grande motivo di speranza, ci troverà a fianco nell’impegno per rafforzare la comunità sui valori di giustizia sociale e inclusione”
Don Gambelli parroco di Sollicciano, parroco degli ultimi degli ultimi, sale alla guida della Chiesa di Firenze e della Toscana. Cappellano del carcere di Sollicciano, è stato missionario in Ciad per molti anni, ricoprendo anche dal 2001 al 2006 il ruolo di professore invitato presso il Seminario Maggiore di N’Djamena. Le prime parole del designato arcivescovo Gambelli sono state: «Spero di poter spingere per una chiesa vicina alle periferie perché è così che si vive la pienezza del Vangelo”. Da frequentatori delle periferie sociali e del lavoro, dei troppi considerati e ridotti a scarti da un sistema economico e sociale che ha dimenticato la centralità dell’Uomo rispetto all’economia ed alla finanza esprimiamo i nostri più profondi e sinceri auguri di buon lavoro.
In un mondo scosso quotidianamente dalle tragiche notizie che arrivano dai diversi fronti di guerra in cui continuano a morire migliaia di esseri umani con un prezzo osceno pagato da donne vecchi e bambini inermi, un massacro che non può trovare nessuna giustificazione ideologica o religiosa, la notizia della nomina a Vescovo di Firenze di Don Gherardo Gambelli rappresenta quindi un grande motivo di speranza per tutti coloro, come la Cgil Toscana, credono, da laici, nei valori della pace, della fraternità, del dialogo e del rispetto delle reciproche diversità come presupposti fondamentali contro la disumanizzazione della società.
Ci sentiamo accomunati nel dare voce a chi non viene prestato ascolto, a fare rumore davanti alle ingiustizie, dal non considerare immutabile la realtà che ci troviamo di fronte, a considerare la vita di ogni essere umano e di ogni essere senziente più importante di ricchezza e denari. Accomunati dall’urgenza della Pace, dal rispetto per Madre Terra, dal pluralismo delle fedi e delle visioni del mondo, dalla laicità dello Stato e delle Istituzioni, dalla convivenza pacifica e dal rispetto reciproco, dalla dignità che il lavoro con diritti e non sfruttato offre agli esseri umani, dalla consapevolezza del limite, della finitezza e delle straordinarie risorse personali e collettive che tutti gli uomini e le donne hanno mostrato di possedere ed offrire per una società ed un mondo più giusto ed umano.
Per questo rivolgiamo un caloroso augurio di buon lavoro a Don Gambelli nella certezza che vorrá e saprá mettere a disposizione della comunità la sua lunga esperienza al fianco degli ultimi e dei diseredati sapendo che ci troverá sempre pronti ad affrontare insieme le tante sfide sempre più difficili per rafforzare la comunità nel segno di quei valori di giustizia sociale e inclusione che sono a fondamento della nostra bella Costituzione.
Firmato: Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana