Metalstudio (Scandicci), attivazione dell’unità di crisi a seguito dell’incendio. Fim, Fiom e Uilm: pronte a fare la nostra parte ma finora nessun coinvolgimento da azienda e lavoratori
Abbiamo appreso a mezzo stampa della richiesta di attivazione del tavolo per l’unità di crisi della
Regione Toscana per la Metalstudio di Scandicci (Fi) a seguito del disastroso incendio che domenica
scorsa ha colpito l’azienda di accessori metallici per la moda. Teniamo a precisare che non abbiamo alcun rapporto con l’impresa. Nonostante vari tentativi, non vi sono relazioni sindacali con la dirigenza, né contatti diretti coi lavoratori. L’ultima assemblea, svolta unitariamente da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil lo scorso 27 marzo per discutere del rinnovo del contratto nazionale del settore, è andata deserta e non è la prima volta che accade. Non capiamo quindi con quale modalità e con quale organizzazione sindacale si sia potuta attivare l’unità di crisi che prevede l’avvio di una consultazione tra parti sociali, datoriali e istituzioni a seguito di richiesta sindacale su mandato dei lavoratori.
Siamo ovviamente disponibili a dare il nostro contributo in un percorso discusso e condiviso coi lavoratori per metterli in salvaguardia, come sempre abbiamo fatto per gli artigiani che operano nell’indotto della Metalstudio e di altre società del settore. Ribadiamo però che ad oggi non vi è stato alcun coinvolgimento delle scriventi organizzazioni né da parte dell’azienda, né da parte dei lavoratori.
Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil