Indire, oggi a Firenze presidio lavoratori e lavoratrici davanti a Fortezza da Basso in occasione di Didacta. Flc Cgil: “Nell’ente difficoltà insostenibili, serve più confronto e valorizzare il lavoro”. Appello a ministri istruzione e università: “Urge discontinuità nella governance dell’ente”
Oggi, all’apertura di Didacta a Firenze, alla Fortezza da Basso si è svolto un presidio-volantinaggio di lavoratori e lavoratrici di Indire (nella sede di Firenze 280 dipendenti circa), che da anni denunciano una situazione di difficoltà insostenibile: in tanti vanno via dall’ente, ancor di più sono coloro che lo farebbero avendone la possibilità.
Accanto a questi lavoratori e queste lavoratrici c’era Flc Cgil, per chiedere: valorizzazione per i tecnici e gli amministrativi in attesa da troppi anni; rispetto per l’autonomia di ricerca di ricercatori e tecnologi; soluzione dei problemi del sottoinquadramento e prospettive certe per il precariato; impiego delle risorse dalla Finanziaria 2021 per le progressioni dei ricercatori e dei tecnologi e per l’ulteriore valorizzazione del personale IV-VIII livello; la ripresa di un confronto su tutti gli aspetti in sospeso da troppi mesi.
La Flc Cgil spiega: “I ministri dell’istruzione e dell’università, oggi qui a Firenze, che per legge hanno il compito di controllo e monitoraggio su Indire, si interessino alla condizione dei lavoratori dell’ente e affrontino una necessità profonda: serve discontinuità nella governance e nella conduzione dell’ente, va aperta una nuova stagione. Il personale va valorizzato, va rispettata l’autonomia della ricerca, vanno stabilizzati i precari, vanno praticate relazioni sindacali corrette”.