Livorno, 106 posti di lavoro a rischio al call center Konecta. Oggi sciopero appalti Tim

La città di Livorno – area di crisi industriale complessa – potrebbe subire presto un altro grave colpo dal punto di vista occupazionale. I 106 posti di lavoro degli operatori del call center Konecta sono infatti a rischio a causa del crollo dei volumi di traffico inviati dal committente Tim. La situazione è molto grave sia per il call center Konecta (ex Comdata) di Livorno – che per Tim gestisce il servizio di assistenza clienti 187 – sia per tutte le altre aziende di call center del resto d’Italia che operano in appalto per Tim per un totale di circa 5mila lavoratori coinvolti.

Le scelte operate dal governo in carica che ha deciso di smembrare la storica Tim in due società distinte che si occuperanno rispettivamente dei servizi telefonici (Servco) e delle infrastrutture di rete (Netco), oltre ad essere una scelta unica nel panorama europeo, sta creando esuberi diretti ed indiretti, mettendo a rischio realtà lavorative e favorendo i profitti finanziari di Kkr , fondo finanziario interessato all’acquisto della futura società Netco.

Per i 106 dipendenti, tutti operativi in telelavoro (solo una piccola parte di essi lavora presso la sede locale dell’azienda in via Firenze), che fino a pochi anni fa lavoravano al call center di Guasticce di via Spagna, la società Konecta, per tamponare il pesante calo di volumi di traffico ha fatto prima partire la richiesta di smaltimento ferie e permessi e nelle ultime ore ha comunicato la richiesta di Fis (ammortizzatore sociale di settore).

La situazione si sta facendo sempre più critica, sia a Livorno che nel resto d’Italia. Proprio per denunciare la grave condizione del comparto Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno proclamato a livello nazionale oggi uno sciopero per l’intera giornata lavorativa di tutti gli operatori dei call center che lavorano in appalto per Tim (Konecta, Abramo, Ennova, Gruppo Distribuzione, ecc).

Le difficoltà del settore sono note da tempo, ma è evidente che un calo così drastico del traffico telefonico non può che essere conseguenza di una deliberata scelta di Tim, fatta all’ unico scopo di ridurre le spese senza considerare né i contraccolpi occupazionali dei call center outsourcer né la qualità dei servizi erogati ai clienti.

Il governo, che ha una importante partecipazione nella compagine societaria di Tim oltre che la responsabilità politica di quanto sta avvenendo nelle telecomunicazioni (Tlc), deve esercitare un ruolo incisivo affinché siano messi in atto tutti i provvedimenti necessari a rilanciare il settore e a tutelare i lavoratori che vi operano con serietà, professionalità e dedizione.

Allo scopo di sensibilizzare il governo e richiamarlo ai suoi doveri istituzionali, successivamente allo sciopero di oggi, le oo.ss. metteranno in campo ulteriori mobilitazioni per la difesa dei 106 posti di lavoro del call center di Livorno.

Segreterie provinciali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil
Rsu call center Konecta

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