Sicurezza sul lavoro nei cantieri delle tramvie fiorentine, siglato protocollo istituzioni-sindacati

Sicurezza sul lavoro nei cantieri delle tramvie fiorentine, siglato protocollo Metrocittà-Comune-imprese-Inl-Dtl-Asl-sindacati.
Bernardo Marasco (segretario generale Cgil Firenze) e Marco Carletti (segretario generale Fillea Cgil Firenze): “E’ l’accordo più avanzato che c’è in Italia in termini di badgeatura, un passo avanti significativo le cui buone pratiche devono diventare un modello da esportare, sia nel privato sia per i grandi cantieri come stadio, A1, Tav. Ora occorre generalizzare questo genere di accordo in una nuova intesa su tutti gli appalti pubblici, sia di servizi che di lavori”

LA NOTA DEL COMUNE

Garantire il miglior livello di sicurezza ed igiene del lavoro per i lavoratori impegnati nei cantieri della linea 3.3.1 e al tempo stesso minimizzare l’impatto dei cantieri sulle attività circostanti. Sono queste le finalità principali del protocollo siglato oggi in vista dell’imminente avvio dei lavori della nuova linea da piazza della Libertà a Bagno a Ripoli.

L’intesa è stata sottoscritta dal Comune (concedente) rappresentato dal sindaco Dario Nardella, da Tram Firenze Spa (per il concessionario Fabrizio Bartaloni), dal gruppo delle imprese (le affidatarie CMB, Alstom Ferroviaria, Alstom Transpport, Hitachi Rail STS. Mer Mec Ste, Com.net), dal responsabile dei lavori, dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, l’Azienda Sanitaria di Firenze, la Direzione Territoriale del lavoro di Firenze, l’Ispettorato nazionale del lavoro di Firenze, le organizzazioni sindacali (Fillea/Cgil, Filca/Cisl, Fenea/Uil, Cgil, Cisl, Uil). Presenti alla firma anche l’assessore alla Mobilità e Grandi Infrastrutture Stefano Giorgetti e il direttore generale Giacomo Parenti.

LE PAROLE DEI SINDACATI

Bernardo Marasco (segretario generale Cgil Firenze) e Marco Carletti (segretario generale Fillea Cgil Firenze): “E’ il protocollo operativo più avanzato che c’è in Italia in termini di badgeatura, con cui addirittura si perimetra il cantiere attraverso le ore lavorate, massima garanzia per capire chi sta nel cantiere, per chi lavora e in quali condizioni. Un passo avanti significativo rispetto ai precedenti accordi, che deve diventare un modello da esportare in tutti i cantieri pubblici sopra una certa soglia. Queste buone pratiche per la sicurezza sul lavoro vanno generalizzate, a partire dai grandi cantieri del territorio come quelli dello stadio, dell’A1 e della Tav: bene che il sindaco abbia accolto la nostra proposta di incalzare Autostrade e Ferrovie per l’applicazione del ‘cantiere trasparente’, nel rispetto del contratto collettivo provinciale di Firenze. Ma in generale sarebbe opportuno che tutti i cantieri privati si dotassero delle stesse garanzie di sicurezza, anche per la qualità del sistema produttivo e la lotta alla concorrenza sleale: su questo serve una battaglia politica. Il lavoro non deve essere il soggetto debole, dequalificato, oggetto di risparmi sui costi. Dal protocollo firmato oggi esce anche l’impegno tra le parti di riconvocarsi in tempi stretti per generalizzare questo genere di accordo in una nuova intesa su tutti gli appalti pubblici, sia di servizi che di lavori, di Comune e Metrocittà, con l’obiettivo di disporre le clausole sociali a tutela dell’occupazione nei cambi appalto, la sterilizzazione dei ribassi attraverso le corrette applicazioni contrattuali e la disapplicazione dei subappalti a cascata”.

LA PAROLE DEL SINDACO

“Si tratta di un accordo a tutto tondo sulla sicurezza e trasparenza nei cantieri – ha commentato il sindaco Nardella -. Oltre al sistema di badge a controllo elettronico per le presenze nei cantieri, ci sono impegni precisi sulla formazione continua dei lavoratori, sull’attuazione e il controllo di regole autoimposte per quanto riguarda la trasparenza del cantiere e dunque il monitoraggio di ogni singolo lavoratore, delle sue condizioni di salute, delle ore lavorate, del suo ruolo. E ancora obblighi sulle clausole sociali, il rapporto diretto con Asl, Ispettorato del Lavoro nonché impegni legati all’estensione delle tutele e delle garanzie ai contratti di subappalto”.

“Un protocollo avanzatissimo – ha continuato il sindaco – che, a distanza quasi un mese dalla tragedia del cantiere di via Mariti, replica le esperienze positive già fatte con i lavori delle altre linee della tramvia. Questo accordo riguarderà la linea Libertà-Bagno a Ripoli, un intervento molto importante da quasi 400 milioni di euro con centinaia di lavoratori che dalle prossime settimane saranno impegnati sui cantieri. E lo estenderemo a tutto il sistema tranviario e vogliamo andare avanti per arrivare a un patto generale su tutte le opere pubbliche del Comune e della Città Metropolitana a partire dai lavori dello stadio Franchi. L’obiettivo, davvero ambizioso e mai raggiunto in Italia, è arrivare un patto con tutte le organizzazioni sindacali su tutte le opere pubbliche sopra una certa soglia di valore economico che garantisca massima trasparenza e massima sicurezza. Chiederemo anche a RFI e Autostrade per l’Italia di adottare questo nostro metodo di lavoro per i loro cantieri: essendo società private non sono sottoposte al codice degli appalti ma riteniamo che a garanzia dei lavoratori e delle ditte impegnate sia fondamentale estendere l’esperienza del cantiere sicuro e trasparente di Firenze a due opere importantissime come l’Alta Velocità e il sistema autostradale intorno a Firenze” ha concluso Nardella.

Il protocollo riprende e sviluppa quanto già previsto nelle intese firmate nel 2015 e nel 2022 per quanto riguarda la realizzazione rispettivamente delle linee Alamanni-Careggi (secondo tratto della linea T1) e Aeroporto-Unità (T2) e della linea Fortezza-Libertà-San Marco (VACS).

Quindi vengono confermati gli obiettivi primari ovvero garantire il miglior livello di sicurezza ed igiene del lavoro per i lavoratori impegnati nei cantieri della tramvia e contenere l’impatto dei cantieri sul normale svolgimento delle attività nell’ambiente circostante. E per questo viene confermato nelle premesse la necessità da un lato fornire un’adeguata formazione ai soggetti di cantiere, dall’altro effettuare un puntuale monitoraggio dell’applicazione di quanto stabilito nell’intesa. Di conseguenza ogni lavoratore deve essere adeguatamente formato e addestrato prima di essere addetto allo svolgimento dei compiti lavorativi e che la formazione e l’addestramento devono riguardare le specificità dell’attività lavorativa, gli aspetti di tutela della salute e sicurezza e la conoscenza delle norme di sicurezza. Nelle premesse, inoltre il protocollo ribadisce anche il reciproco interesse la promozione di qualsiasi iniziativa tesa a combattere il lavoro irregolare e quindi l’utilità di “garantire ogni possibile scambio di informazione sulla conduzione dei cantieri” e la necessità di “privilegiare ogni azione tesa a garantire il massimo rispetto dei diritti e della partecipazione dei lavoratori”.

COSA PREVEDE IL PROTOCOLLO

  •  I dipendenti, sia delle aziende affidatarie sia delle imprese in subappalto, compresi i lavoratori autonomi eventualmente impegnati nella realizzazione delle opere, devono essere dotati di tessera personale di riconoscimento con foto.
  • La procedura di rilevamento elettronico che, oltre a rilevare la presenza delle maestranze, deve rilevare anche gli orari di ingresso e uscita di lavoro per l’intero cantiere di realizzazione dell’opera, tramite apposito software, messo a disposizione dalla Cassa Edile.
  •  Deve essere verificata l’applicazione del trattamento economico e normativo stabiliti dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro relativi alla propria attività, ivi compresa l’iscrizione alla cassa edile, se edili.
  • Le tutele normative ed economiche devono essere garantite ai lavoratori in subappalto.
  • Deve essere verificato, prima di autorizzare il subappalto, il rispetto delle norme di cui all’art. 119 D.lgs. 36/2023 con particolare riguardo al riconoscimento pieno dei costi della manodopera e della sicurezza come definiti dall’Art 41 comma 14, alla parità di trattamento economico e normativo tra lavoratori in appalto e lavoratori in subappalto, alla corretta applicazione del CCNL nei confronti dei dipendenti in subappalto, alla verifica di congruità.
  • Deve essere verificato con periodicità almeno trimestrale e comunque all’emissione degli Stati Avanzamento Lavori, attraverso le Casse Edili, il livello di regolarità e congruità contributiva e contrattuale delle imprese affidatarie esecutrici dei lavori  e di tutte quelle presenti a qualsiasi titolo contrattuale.
  •  L’attivazione, in convenzione con la Cassa Edile di Firenze, in tutti i cantieri della Tramvia di Firenze, lo strumento denominato “CANTIERE TRASPARENTE”. Attraverso questo strumento si potranno e dovranno monitorare quotidianamente i nominativi dei lavoratori coinvolti, le loro aziende, l’orario di lavoro svolto e quello retribuito, il loro inquadramento, la loro formazione obbligatoria e la formazione professionalizzante, la regolarità degli accantonamenti previdenziali, assicurativi e contrattuali).
  • Con tutte le imprese subappaltatrici e lavoratori autonomi dovranno essere stipulati contratti che, oltre a contenere gli impegni e/o gli obblighi dei contraenti, dovrà contenere almeno una clausola di risoluzione sia in caso di impiego di manodopera non in regola con gli obblighi contributivi e retributivi, comprese quelli riferiti alla Cassa Edile in quanto salario differito, da verificare anche prima del pagamento degli stati di avanzamento lavori, che per il mancato  rispetto del Piano di Sicurezza e Coordinamento e delle norme di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
  • Ogni subappalto dovrà essere autorizzato dal Concessionario e prima della stipula del contratto ad ogni Azienda in subappalto dovrà essere consegnata copia del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza, i sub contratti e/o distacco di manodopera dovranno essere preventivamente comunicati al Concessionario fatte salve le comunicazioni di legge.
  • Deve essere effettuata da parte delle imprese affidatarie esecutrici dei lavori la raccolta di una serie di informazioni relative ai cantieri (tra cui il nominativo delle ditte con organico impegnato nel cantiere sia operai che impiegati, le ore lavorate complessivamente in cantiere da ogni ditta, nominativi delle figure di prevenzione aziendale, infortuni sul lavoro acceduti nel cantiere, copia dei piani di sicurezza e coordinamento e dei piani operativi di sicurezza ecc) che dovranno essere messe a disposizione, della Asl Toscana Centro e dell’Ispettorato del Lavoro Firenze.
  • Tutti i lavoratori impegnati nel cantiere dovranno essere in possesso del certificato di idoneità alla mansione specifica rilasciato dal medico competente. Ogni lavoratore neoassunto dovrà aver svolto la formazione prevista dalle disposizioni di legge e di contratto e dovrà essere sottoposto sia alla visita medica preventiva in fase pre-assuntiva, prima di essere avviato al lavoro, sia ai successivi controlli sanitari con periodicità definita in base alla natura ed entità dei rischi professionali a cui è esposto.
  • Le parti contraenti convengono sull’opportunità di estendere ai cantieri del Sistema Tranviario fiorentino la presenza in cantiere di un tutor con funzioni di assistenza formativa ai lavoratori ed alle imprese per la progettazione della sicurezza.
  • Per garantire la massima stabilità occupazionale del personale impegnato nella realizzazione delle opere, la stazione appaltante si impegna a favorire il riassorbimento del personale dipendente delle imprese uscenti, in caso di avvicendamento di operatori economici.

LE PAROLE DI CISL E UIL

Fabio Franchi (segretario generale Cisl Firenze-Prato) e Stefano Tesi (responsabile territoriale Filca Cisl Toscana per Firenze): “Quello firmato oggi è un ‘protocollo di sistema’ ed è importante per questo: di fronte a una grande opera da realizzare sul territorio della Metrocittà, tutti gli attori interessati condividono regole e linee guida su sicurezza, formazione, cantiere trasparente, corretta applicazione dei contratti per tutti i lavoratori coinvolti, diretti e indiretti, clausole sociali. Nel solco dei protocolli firmati a suo tempo per gli altri rami della tramvia, si fa un ulteriore passo avanti sul terreno delle regole, della legalità, della sicurezza. L’auspicio della Cisl è che questo divenga il modello da adottare anche per gli altri grandi appalti che saranno avviati nel prossimo futuro, a cominciare dalla ristrutturazione dello stadio”.
Leonardo Mugnaini (Coordinatore UIL Firenze) e Luca Vomero (Coordinatore FENEAL UIL Firenze-Prato): “Quello firmato stamattina è “un patto che sostanzialmente racchiude tutte le denunce fatte nei giorni successivi alla tragedia di via Mariti dalle Organizzazioni sindacali e tutte le problematiche che sono emerse nella discussione a livello mediatico dopo i tragici fatti. Chiaramente è solo l’inizio di un protocollo d’intesa a cui va dato concretezza, ognuno facendo la propria parte responsabilmente attraverso il controllo e la corretta applicazione di quanto sottoscritto, sia dal punto di vista dei contratti, sia da quello della sicurezza sul lavoro. L’augurio è che questo diventi un patto che vale in generale per qualsiasi opera realizzata nell’area metropolitana di Firenze, come il cantiere dell’alta velocità o quelli autostradali. Un obiettivo ambizioso ma che contiamo di raggiungere, a partire proprio dall’importante esempio firmato oggi. Proprio in questo senso prendiamo positivamente atto dell’impegno assunto dal Sindaco di Firenze di usare questo tipo di protocollo d’intesa come modello per tutte le grandi opere, che quindi diventa un vero e proprio piano operativo, a partire dal prossimo cantiere dello stadio”

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