Violenze su operatori sanitari, presìdi Fp Cgil a Firenze, Empoli, Pescia, Prato

Violenze sugli operatori sanitari, oggi presìdi-flash mob della Fp Cgil a Firenze (ospedale Careggi), ospedale Empoli, ospedale Prato, ospedale Pescia

Oggi è la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. Nell’occasione, la Fp Cgil Firenze ha organizzato 4 presìdi-flash mob: a Firenze davanti all’entrata dell’ospedale di Careggi, a Empoli davanti all’entrata dell’ospedale San Giuseppe, a Pescia e Prato davanti ai rispettivi ospedali.

Le richieste della Fp Cgil: più personale, per cure senza attese; più sicurezza sul lavoro, con presìdi fissi delle forze dell’Ordine con protocolli chiari di intervento; operatori più protetti, con apparecchi per chiamate di aiuto e videosorveglianza per ambienti più sicuri; più assistenza legale contro la violenza al lavoro, perché va difeso chi ci cura. Il sindacato chiede anche l’apertura di un tavolo ad hoc con prefetto e aziende per azioni e interventi concreti sul tema. Nel 2022 in Toscana ci sono state 1250 aggressioni ai sanitari dichiarate, di cui circa il 65 % di natura verbale e circa 35% natura fisica. Il 75% delle aggressioni riguarda donne. Medici, infermieri e OSS sono particolarmente a rischio, essendo in contatto diretto con pazienti e gestendo situazioni emotivamente delicate.

Spiega la Fp Cgil: “Negli ultimi 5 anni, l’INAIL ha registrato oltre 12 mila casi di infortunio sul lavoro legati a violenze, aggressioni e minacce, con una media di circa 2.500 incidenti all’anno, di cui il 75% riguarda donne. Medici, infermieri e OSS sono particolarmente a rischio, essendo in contatto diretto con pazienti e gestendo situazioni emotivamente delicate. Nel nostro territorio, le aggressioni al personale sanitario sono in aumento, e non è accettabile che chi svolge il proprio lavoro subisca violenze verbali o fi siche. È cruciale adottare misure preventive e segnalare ogni forma di aggressione in questo contesto. Da sempre come Fp Cgil sosteniamo l’urgenza di intervenire: prendiamoci cura di chi ci cura”.

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