Landini: “In piazza per far tacere le armi”. Il segretario generale della Cgil dalla manifestazione di Roma (tanta Cgil Toscana presente): “Cessate il fuoco subito. Dobbiamo fermare tutte le guerre, c’è domanda di pace”
“Siamo qui perché bisogna applicare le direttive dell’Onu, a partire dalla soluzione dei ‘Due popoli, due stati’. Siamo in piazza per difendere il diritto del popolo palestinese e il diritto del popolo israeliano di esistere. E questo può avvenire solo con la pace”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini nel corso della manifestazione romana organizzata dalla Coalizione AssisiPaceGiusta, alla quale ha aderito con convinzione il sindacato di Corso d’Italia.
“Quello che sta facendo il Governo Netanyahu non va in questa direzione – ha continuato Landini-. Ciò che sta facendo è anche contro il proprio popolo. Per questo penso che bisogna che il Governo italiano la Commissione europea intervengano con maggior forza per chiedere di cessare il fuoco e aprire una vera e propria conferenza di pace che vada in questa direzione. Bisogna fermare tutte le guerre, quella in Ucraina, quella in Siria, quelle in atto in Africa. Non siamo disponibili ad accettare il fatto che la guerra sia tornata ad essere uno strumento di regolazione dei rapporti tra gli stati”.
E ancora: “Si sta aumentando la spesa militare e la compravendita di armi. Credo che questo sia molto pericoloso. Per questo è importante mobilitarsi. Ma siamo qui anche per difendere il diritto a manifestare, è il modo migliore per rispondere alla logica pericolosa del governo Meloni, che anziché misurarsi con le richieste democratiche che vengono dal Paese pensa di usare la forza”.
“Non è questa la strada- ha continuato Landini – e lo dico anche nel rispetto dei lavoratori della polizia perché il problema non sono loro. Il problema sono gli ordini e la logica sbagliata che sta usando il Governo”.
“Qui non c’è solo la Cgil – ha concluso Landini-, ma tutte le associazioni che hanno dato vita quest’anno alle lotte per la pace. Abbiamo riempito le piazze e credo che sia molto importante la risposta che c’è stata oggi, perché ci dice che c’è una vera domanda di pace”.